Giarre, la dirigente Leonardi precisa di non avere nessun interesse ad ottenere la procedura riguardante Giarre Parcheggi


Far conformare l’amministrazione comunale alla legge, nessun intervento per ottenere l’affidamento della procedura relativa alla Giarre Parcheggi. La dirigente Giuseppa Rita Leonardi, Rup del contratto con la Giarre Parcheggi, interviene in merito alla delibera con cui l’amministrazione le ha affidato la procedura riguardante il recesso e/o revoca del contratto con la Giarre Parcheggi e in cui si afferma che la stessa dirigente «Si è dimostrata disponibile a compiere ogni e più opportuna valutazione ed avviare l’istruttoria del procedimento volto alla revoca dell’affidamento del servizio». In proposito la dirigente scrive che nella  Delibera di Giunta municipale n. 48 del 22 maggio 2020 «Viene affermato che la scrivente si sarebbe dimostrata disponibile a compiere ogni e più opportuna valutazione ad avviare l’istruttoria del procedimento volto alla revoca dell’affidamento del servizio in parola ed alla conseguente risoluzione del contratto con la “Giarre Parcheggi s.r.l.”, avendone tutte le competenze (tecniche, professionali e gestionali) e facoltà per agire in tal senso e trovandosi in possesso di tutta la documentazione

riferita e/o riferibile al caso di specie. Tale affermazione, oltre ad essere assolutamente infondata, lascerebbe intendere una particolare attenzione alla delicata vicenda, quando invece con i rilievi evocati si limitava a rappresentare che in base al Codice degli Appalti, rientrano nella sfera di competenza del Responsabile unico del procedimento i compiti relativi agli affidamenti ed esecuzioni dei contratti in genere, nonché l’eventuale rescissione degli stessi, ai sensi dell’art. 31 del Codice, relazionavo come richiesto con nota prot. n. 18185/2020 del 11.06.2020. Pertanto, la motivazione della revoca della Delibera di G.M. n. 48 del 22.05.2020 e la adozione della Delibera di G.M. n. 81 del 07.08.2020, non trovano affatto giustificazione in un intervento della sottoscritta (volto alla assegnazione alla stessa della procedura), bensì nella esigenza di conformarsi alla Legge da parte dell’Amministrazione comunale: davvero grave sarebbe stato se l’attività di autotutela fosse stata legittimata da personali desiderata come vorrebbe farsi immaginare».

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Maria Gabriella Leonardi
15 agosto 2020

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