Giarre, fuga di migranti da centro di accoglienza tiene banco in Consiglio comunale


 La fuga di alcuni migranti dal centro di accoglienza di Giarre ove erano stati ricoverati ha tenuto banco in Consiglio comunale. Tutto è partito da una lettera inviata dalla Lega al consigliere Leo Patanè che in queste settimane sta presiedendo il civico consesso. Ne è nato un acceso dibattito che ha visto alcuni consiglieri come Arena, Cardillo e Savoca fortemente critici verso il sindaco. «Su così temi importanti il  sindaco non dà comunicazioni tempestive e poi rincorre le dichiarazioni di altri per dare chiarimenti», dice Francesco Cardillo di FdI. Anche secondo Leo Patanè ha il sindaco ha peccato nella comunicazione. Sul fronte opposto Camarda e Musumeci; il vice sindaco Patrizia Lionti ha risposto alle critiche: «La struttura che accoglie questi immigrati esiste da anni, in passato ha ospitati numeri maggiori, abbiamo risposto ad una richiesta che ci è stata fatta dalla Prefettura: il sindaco ha voluto con priorità avere rassicurazioni sulla salute di queste persone e sulla vigilanza, solo dopo ha dato il via libera. La vigilanza è stata gestita da un sistema  interforze. Come si chiede a tutti i cittadini di rispettare le regole anche queste persone che si sono allontanate vanno recuperate e devono rispondere di questa azione».

Sulla vicenda, con una nota, è intervenuto anche il segretario del Pd Giarre Alfio Cardillo: «Ci stringiamo attorno alle Istituzioni che ogni giorno affrontano le sfide di un tempo difficile, cercando di governare i flussi migratori e in particolare siamo vicini agli amministratori locali e al Sindaco di Giarre, oggetto di strumentali polemiche da campagna elettorale, confidando negli sforzi del Governo Conte che affronta scenari geopolitici inediti per effetto della pandemia».

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Maria Gabriella Leonardi
7 agosto 2020

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