Giarre, uffici comunali ancora in lockdown? cittadini non riescono a parlare con impiegati e sbrigare pratiche


Durante il coronavirus in tutti gli uffici pubblici sono state adottate misure per prevenire la diffusione del contagio e molti lavoratori hanno lavorato in smart working. Negli uffici pubblici gli ingressi sono contingentati e solo dietro prenotazione; i servizi meno urgenti sono stati rinviati. Adesso siamo nella fase 3 ma ancora nel Comune di Giarre l’organizzazione è rimasta come da fase 1 e molti cittadini non riescono a contattare degli uffici, o a sbrigare una pratica. La questione è stata sollevata dal consigliere Fabio Di Maria che lamenta l’assenza di controlli. «Dopo mesi e mesi di disservizi causa covid – spiega Di Maria – dal Comune di Giarre molte persone stanno subendo disservizi anche a causa dello smart working, perché non riesco a parlare con addetti e nessuno risponde alle loro telefonate». Di Maria sollecita che  l’organizzazione del lavoro dei dipendenti comunali torni alla normalità.

Fabio Di Maria

Sulla questione il sindaco Angelo D’Anna spiega: «Lo smart working ha riguardato circa il 20% della forza lavoro del Comune. Molti sono andati anche in ferie, smaltendo ferie arretrate. I lavoratori che erano in smart working adesso hanno l’obbligo di essere fisicamente presenti4 giorni su 5. Come amministrazione notiamo comportamenti differenziati. Con l’ufficio del personale cercheremo di capire le disposizioni come sono state attuate. Abbiamo collocato quasi ovunque delle paratìe dove c’è ricevimento del pubblico, abbiamo collocato dispenser e dpi. Per il ricevimento del pubblico possono essere adibite delle stanze: c’è la massima flessibilità».  

Il sindaco verificherà con i dirigenti se è ancora necessario limitare gli accessi negli uffici di viale Federico II di Svevia.

MGL

1 luglio 2020

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