Giarre, ricomposte le commissioni consiliari tra polemiche


Con un parto travagliato e polemiche sono state ricomposte le commissioni giovedì, in Consiglio comunale, in questi giorni eccezionlalmente presieduto da Leo Patanè. Le commissioni ora sono così formate: alla I, “Affari generali”: Di Maria, Patanè, Leotta, Camarda e Maccarrone. Alla II “Attività produttive”: Caltabiano, Castorina, Arena, Cardillo e Valenti. Alle III, “Bilancio e finanze”: Musumeci, Valenti, Santonoceto, FInocchiaro e Di Prima. Alla IV “Servizi sociali, sport e turismo”, Maccarrone, Leotta, Musumeci, Cardillo, Patanp. Alla V, “Lavori pubblici”: Savoca, Di Maria, Santonoceto, Di Prima e Camarda. Il prossimo passo sarà l’elezione dei presidenti e dei vice. A creare malumore la vicenda dell’archivio notarile mandamentale. In un primo momento la V commissione era favorevole alla soppressione per risparmiare i costi di un servizio utilizzato da pochissimi cittadini. In seguito, il presidente uscente della commissione, Fabio Di Maria, avrebbe registrato delle posizioni diverse da alcuni componenti al punto che, durante la seduta, ha affermato «Se tornerò a fare il presidente farò sottoscrivere gli atti anche ai componenti della commissione». Lo stesso Di Maria non intende tornare a presiedere la V commissione. Esaurito il capitolo commissioni, in un’aula dove tra i banchi dei gruppi che sostengono il sindaco erano rimasti solo i consiglieri Finocchiaro e Maccarrone, è stato approvato, all’unanimità dei presenti, un atto di indirizzo per l’affidamento della gestione a terzi del campetto da tennis, della villetta e del chiosco che si trovano nella piazza di Miscarello. «E’ un luogo che in tempi passati rappresentava un fiore all’occhiello – ha detto Di Maria – i giarresi durante le vacanze estive frequentavano questa frazione. Man mano è arrivato il degrado e l’abbandono che va avanti da decenni. Nasce l’esigenza di valorizzare qualcosa che abbiamo sul territorio». Valenti ha chiesto all’amministrazione che questo atto di indirizzo non resti lettera morta, com’è accaduto per altri atti analoghi. L’assessore Dario Li Mura ha risposto che se ne potrà tenere conto al momento di individuare i beni da valorizzare nella predisposizione degli atti propedeutici al bilancio. 
Maria Gabriella Leonardi
18 luglio 2020

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