Giarre, comune rischia di dovere restituire i 6milioni del contratto di quartiere





Il Comune di Giarre rischia di dovere restituire i 6milioni ricevuti per il Contratto di quartiere “Teatro al Carmine” con cui sono stati realizzati i nuovi 40 alloggi popolari e con cui doveva essere pure completato lo storico teatro incompiuto.
L’amministrazione sta correndo quindi ai ripari e ha deliberato di ricorrere al parere legale di due avvocati esterni, Andrea Scuderi e Luca Ardizzone, impegnando poco meno di 10mila euro per l’assistenza stragiudiziale.
La delibera n.70 del 2020 ripercorre la vicenda: i 6milioni di euro ricevuti dal Ministero infrastrutture e trasporti per la realizzazione di n. 40 alloggi con annesso centro sociale e completamento del teatro, l’appalto affidato alla Sicula costruzioni società cooperativa che «dopo circa 3 anni di una comunque altalenante gestione, ha unilateralmente ed inderogabilmente deciso di sospendere i lavori a far data dal 13 luglio 2015». La ditta ha sospeso i lavori perchè lamenta danni subiti nella fase di realizzazione degli alloggi popolari. Il Comune, da allora, ha avviato una fitta corrispondenza tra le parti ed «adottato tutti gli atti e/o provvedimenti opportuni, nonché sondato ogni possibile alternativa, in luogo della rescissione del contratto, per dare soluzione a detta sospensione dei lavori ed ottenerne la ripresa ed ultimazione».




Il 22 febbraio 2019 l’Assessorato regionale infrastrutture e mobilità ha paventato al Comune il rischio di incorrere nel definitivo definanziamento dell’intervento, con la conseguenza di dover restituire anche i soldi già ricevuti. Per intenderci: sarebbe un secondo dissesto. Il Comune ha, quindi, intensificato i tentativi di componimento bonario ma non solo l’intento non è stato raggiunto, sono pure aumentate i problemi. Nell’ultimo periodo è venuto fuori un conflitto di valutazione tra la stima dei danni fatta dai tre collaudatori (nominati da comune, regione e ministero) e quella direttore dei lavori. «E’ una situazione che potrebbe ingenerare un contenzioso e un danno economico all’Ente – dice il sindaco Angelo D’Anna - e sarebbe una iattura. Oggi dobbiamo cristallizzare la situazione, capire quali sono gli atti amministrativi per superare lo stallo e interloquire con la Regione: per questo abbiamo bisogno di pareri di esperti che possano suggerire le azioni da porre in essere». 
MGL
16 luglio 2020

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