Giarre, Comune mette ordine nei rapporti con gli affittuari dei capannoni della zona artigianale

Più ordine nei rapporti tra il Comune e gli affittuari dei capannoni della zona artigianale. Il Comune sta portando a compimento i piani di rientro riguardanti i canoni di affitto pregressi insoluti dei capannoni. Alcune somme riguardano periodi ormai di competenza dell’Osl, l’Organismo straordinario di liquidazione che si è insediato dopo il dissesto del Comune. E non si tratta solo di piani sulla carta. «Dalla stragrande maggioranza degli operatori – spiega l’assessore alle attività produttive, Dario Li Mura - abbiamo avuto la disponibilità a firmare i piani di rientro e in questi mesi sono stati effettuati ingenti versamenti al Comune». Le somme incassate sono annoverate come entrate ricorrenti, destinate a spese ordinarie, quindi anche per interventi di manutenzione in generale, inclusa la zona artigianale. «Si tratta di entrate non univocamente destinate alla zona artigianale – dice Li Mura - ma se prevedo di incassare 100 e incasso 20 poi spenderò meno anche per gli interventi nella zona artigianale». Tra i numerosi interventi di manutenzione necessari anche un grosso avvallamento con buca che si trova nella strada principale che fa supporre una perdita d’acqua o che addirittura sottoterra possa scorrere acqua.


Mettere ordine nella situazione debitoria era un passaggio necessario per il rinnovo dei contratti. Inoltre, si sta completando l’iter per l’affitto delle zone a parcheggio: attraverso questi canoni, con operazioni a scomputo, saranno realizzati interventi di miglioramento dell’area come, ad esempio, la rimozione della famigerata discarica, il ripristino di una parte di recinzione e di corpi illuminanti non più funzionanti. Con l’operazione a scomputo saranno, per celerità, gli stessi affittuari che realizzeranno gli interventi e l’importo speso sarà scomputato dal canone di affitto.  

Sistemata la situazione contrattuale, a settembre il prossimo passo sarà quello di costituire un soggetto giuridico simile al condominio, una figura ibrida che metterà assieme coloro che fruiscono delle parti comuni della zona artigianale. Secondo quanto previsto dall’amministrazione comunale, questo soggetto che dovrà nascere potrà occuparsi di installare e, soprattutto, di gestire le telecamere di videosorveglianza. Anche se al momento, finalmente, ci sono un paio di telecamere attive a Giarre è evidente come la gestione da parte del comune sia troppo lacunosa e inefficace. Gli operatori non potranno che occuparsene di sicuro meglio di come fa il comune.

Ma la patata bollente da affrontare erano alcune situaziono irregolari dentro l’area. «Abbiamo un’ordinanza esecutiva di sfratto – aggiunge l’assessore – per un’altra situazione c’è il giudizio pendente e un terzo caso riguarda una ditta che aveva ceduto l’affitto di un capannone ad altri senza il consenso del Comune, per cui per noi questi ultimi sono abusivi. Per questo terzo caso c’è un’ordinanza di sgombero emessa dagli uffici. Rispetto a queste situazioni il debito è molto sostanzioso e occorre predisporre gli atti conseguenti. Nel complesso, stiamo ordine su situazione incancrenita da lungo tempo dove il Comune non sempre faceva valere i propri diritti per commistioni tra la politica e portatori d’interessi».

In questi giorni sono in corso dei lavori di scerbatura ad opera di operai comunali e in collaborazione con la Igm che ritira gli sfalci vegetali.

Attenzionato anche il centro espositivo, ristrutturato con fondi del Gal, che l’assessore intende utilizzare per attività legate all’imprenditorialità.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 25 luglio 2020

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