Giarre, una nuova vita per l'ex macello?



Mettere ordine nell’ambulantato è stato uno scoglio su cui varie sindacature si sono infrante. Con ritardo la sindacatura D’Anna affronta la tematica e ieri la commissione “Attività produttive” ha incontrato l’assessore allo sviluppo economico Dario Li Mura. Il presidente della commissione Armando Castorina spiega: «Parallelamente alla riorganizzazione che intenderà svolgere l’amministrazione riguardo al commercio su aree pubbliche anche il Consiglio comunale dovrà esprimersi attraverso un regolamento». Occorre normare tutto il commercio su aree pubbliche, quindi mercati rionali, mercato del contadino e mercato settimanale. I tempi per approntare un regolamento in genere sono stati lunghi, poi su un argomento così delicato c’è da dubitare che si riesca. Tuttavia, la recente operazione delle forze dell’ordine ha messo in evidenza l’esigenza di regolare questo settore e dovrebbe avere impresso un’accelerazione. Nell’ambito del commercio su aree pubbliche si sta valutando l’utilizzo dell’ex macello di piazza Ungheria, storico manufatto, riqualificato durante la sindacatura Sodano ma rimasto inutilizzato. Il sito ha il pregio di trovarsi in un luogo centrale e di avere spazi per la sosta vicini. «Stiamo individuando – dice l’assessore Li Mura - delle aree dove chi è già su strada, gli ambulanti potranno andare: chi è regolare potrà farlo subito, altrimenti dovrà prendere una nuova licenza. Per l’ex macello l’idea è di dedicarlo non solo all’ambulante generico ma anche, ad esempio, a chi vende formaggi o fiori. Dovrà essere emanato un avviso, i venditori staranno lì in via permanente».  

L’ex macello potrebbero ospitare sei postazioni. Entro l’estate questo iter per l’utilizzo dell’ex macello dovrebbe essere avviato in via sperimentale: l’emergenza di ordine pubblico e l’emergenza sanitaria lo impongono. Secondo l’assessore è fondamentale l’apporto del Consiglio per mettere ordine all’ambulantato: «L’amministrazione per fare delle cose ha bisogno degli strumenti anche normativi che non sono solo le norme generali ma anche i regolamenti comunali che nel settore mancano. Se riusciamo a mettere ordine in questo ambito sarà un risultato di tutti, non solo dell’amministrazione». Lunedì intanto la commissione incontrerà una rappresentanza di operatori del mercato del contadino. 
Maria Gabriella Leonardi
23 giugno 2020

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