Portare una famiglia di rifugiati siriani a Giarre tramite un corridoio umanitario e una catena di solidarietà





Fare arrivare a Giarre, tramite un corridoio umanitario, una famiglia siriana che si trova in uno dei campi profughi in Libano. E’ l’iniziativa che sta portando avanti l’associazione “Nessuno è straniero”, guidata da Isidoro La Spina che spiega: «Alcune associazioni, a livello nazionale, propongono di fare adottare una famiglia in ogni comune italiano, attraverso corridoi umanitari. A Giarre “Nessuno è straniero” ne ha fatto la richiesta e se ne sta assumendo il carico, perché per due anni occorre garantirne il mantenimento. Il Comune mette a disposizione un immobile che ha destinazione d’uso specifica per l’accoglienza di immigrati». Per potere realizzare l’accoglienza di questa famiglia è necessario raccogliere dei fondi e, a tal fine, “Nessuno è straniero” ha coinvolto altre associazioni locali. Un primo incontro si è tenuto in piazza De Andrè: «Per fare un crowfunding di supporto al progetto –  riferisce La Spina -  si è stabilito di realizzare alcune iniziative a carattere ludico culturale che si terranno dal 15 luglio al 15 settembre a piazza De Andrè. Ad esempio, cineforum "Sotto le stelle”, un mercatino del libro, mercatini dell'usato e etnico. Ma anche esibizioni teatrali, musicali e tanto ancora. Si può contribuire anche offrendo libri o oggetti usati in buone condizioni da vendere nel mercatino sempre per raccogliere fondi». Le iniziativa in cantiere valorizzeranno anche piazza De Andrè, uno spazio suggestivo dalle grandi potenzialità che si trova dietro la cupola del Duomo, accanto al sito archeologico delle cripte di Sant’Agata. La famiglia siriana, tramite il corridoio umanitario, potrebbe arrivare a Giarre in autunno. Presente all’incontro in piazza De Andrè anche Michela di Operazione Colomba Corpo Nonviolento di Pace della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che ha visto di persona i campi profughi e ha spiegato le condizioni in cui versano.  
MGL
19 giugno 2020

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