Giarre, da fine luglio potranno essere utilizzati per attività di manutenzione i percettori del reddito di cittadinanza


Il comitato dei sindaci ha rimodulato il Pon riguardante i servizi destinati prima ai percettori del reddito di inclusione e ora ai percettori del reddito di cittadinanza, servizi come l’educativa domiciliare e i tirocini. Con la rimodulazione viene garantito, per un periodo più lungo, il mantenimento dei servizi e del personale professionale specifico: orientatore, assistenti sociali e mediatore. I progetti, infatti, puntano al reinserimento lavorativo e sociale e non solo a erogare denaro.

Numerosi cittadini chiedono perché il Comune non utilizza i percettori del reddito di cittadinanza per effettuare interventi di manutenzione, vista la carenza di personale. In proposito, l’assessore alle politiche sociali, Dario Li Mura, spiega: «I percettori del reddito di cittadinanza possono essere utilizzati tramite i Puc, Progetti utili alla collettività, ma il decreto “Rilancio” prevede che sino al 17 luglio non si possano attivare, per via delle misure di distanziamento sociale. Potremo attivare i Puc solo nell’ultima parte di luglio. I Puc vanno approvati in giunta e lo faremo a giorni. Gli stessi percettori solo dopo il 17 luglio non si possono sottrarre per non rischiare di perdere l’erogazione di denaro».

L’amministrazione ha previsto di utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per la manutenzione verde, l’apertura dei cimiteri, dei parchi, la sorveglianze davanti alle scuole e il supporto ai servizi di portineria. Il Comune ha chiesto personale con competenza di idraulico, giardinieri, falegnami e altre figure in base alle carenze di personale comunale.

All’incontro di ieri erano presenti solo i rappresentanti di quattro comuni. Il sindaco Angelo D’Anna, intervenendo, ha posto il problema di come far proseguire l’attività del distretto socio-sanitario, da sempre fiore all’occhiello, con un maggiore coinvolgimento di tutti i comuni, visto che il comune di Giarre sta perdendo risorse umane. Secondo l’assessore Li Mura tre possono essere le ipotesi per la futura gestione del distretto: ripartire la gestione dei servizi all’origine, creare dei piccoli gruppi di comuni che si dividono la gestione di servizi o creare un’associazione dei comuni. Al prossimo comitato dei sindaci si parlerà l’emergenza abitativa; la Cisl in proposito ha elaborato una proposta.

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Maria Gabriella Leonardi
19 giugno 2020

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