Giarre, dalla Cgil i numeri della crisi economica







Sono circa 500 le richieste di bonus covid-19 per i liberi professionisti presentati tramite la Cgil di Giarre. Si tratta soprattutto di braccianti agricoli. Alla Cgil sono iscritti circa 1500 tra braccianti agricoli e florovivaisti, molto spesso residenti tra San Giovanni Montebello, Macchia e Carrubba.
Gli effetti della sospensione delle attività lavorative sono lampanti nei patronati. La Cgil ha tra i 5 e i 6mila utenti e sta lavorando per appuntamento e da remoto. Da lunedì 4 avvierà una prudente apertura al pubblico, dopo la sanificazione dei locali e la collocazione di protezioni. Come spiega Vincenzo Cubito, segretario confederale della Cgil provinciale, tantissime sono le richieste di  ammortizzatori “alternativi”. Ad esempio i congedi parentali: centinaia le richieste fatte tra Giarre e Riposto, soprattutto di lavoratrici con bambini. In questi casi l’Inps paga il 50% della retribuzione. Decine anche i congedi straordinari (legge 104): possono essere richiesti da lavoratori con un malato grave in casa e sono pure pagati dall’Inps.





Qualche centinaio le richieste formulate dalla Cgil per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga. Come spiega Cubito, in genere sono richieste avanzate per lavoratori di piccoli esercizi commerciali, piccole aziende, bar, pub. Una comune pasticceria può facilmente avere 7 o 8 dipendenti. La Sicilia è forse l’unica regione d’Italia in cui si stanno verificando notevoli ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga e nell’isola si stimano 150mila lavoratori che attendono il pagamento, molti anche a Giarre.
Decine le richieste per il fondo di integrazione salariale, che riguarda servizi e assistenza, e per la Cassa integrazione guadagni ordinaria che riguarda solo ditte con più di 5 dipendenti.
«La nostra preoccupazione è per il lavoro sommerso – spiega Cubito – è un problema e vogliamo che emerga tutto. Ma spesso un lavoratore non è in regola non per sua colpa e in questo momento non può chiedere ammortizzatori, sono lavoratori da aiutare».
MGL
30 aprile 2020




Commenti