Giarre, campo d'atletica aperto da cittadini e poi chiuso dai vigili per via di ciclisti sulla tribuna inagibile





Chiuso, aperto, chiuso, aperto. Nei due mesi di lockdown, il ritoro sulla pista di atletica è stata una delle attività più desiderate dai giarresi, come testimoniano anche da post sui social. Lunedì 4 dei cittadini non hanno perso tempo e hanno riaperto il cancello dell'area. Sono entrate molte auto ma, soprattutto, dei ragazzi con la bici sono saliti sulla tribuna centrale inagibile, con i gradoni pieni di sabbia vulcanica ed erbacce, facendo un pericoloso gioco di sali e scendi con la bici, forse pensando di imitare Brumotti, l’inviato di Striscia la notizia. «Il campo di atletica era chiuso, dal 4 maggio non c’è stato il via libera – spiega l’assessore allo sport Patrizia Lionti -: dal 4 maggio il governo ha dato ai sindaci la possibilità di riorganizzarsi per riaprire parchi, campi sportivi e cimiteri, ma con apertura parziale e accessi scaglionati. Lunedì, invece, la gente si è riversata nel campo di atletica». I vigili hanno quindi chiuso l’ingresso. Frattanto, si sta pensando al diserbo dell’area. «Stiamo cercando di incaricare una ditta esterna per accelerare i lavori di diserbo – aggiunge l’assessore Lionti – con i nostri operai non ci riusciremmo, anche perchè sono impegnati in altre attività legate all’emergenza, come la consegna della spesa e dei farmaci. Visti i tempi lunghi, ho disposto di aprire il campo e, nei prossimi giorni, sarà effettuato il diserbo».
Ieri l’assessore Lionti ha ritirato dalla facoltà di farmacia dell’Università di Catania altri quantitativi di sanificante; in cambio il Comune sta donando alla facoltà dei contenitori vuoti.
Intanto procede la distribuzione di mascherine alla popolazione, consegnate nella buca delle lettere. Di questa operazione se ne stanno occupando varie associazioni di volontariato: tutto è affidato alla disponibilità dei volontari e per questo non c’è un calendario. «Prima imbustano le mascherine e poi le consegnano – spiega il responsabile della protezione civile comunale Salvo Grasso -. Forse in zona siamo tra i comuni più veloci: altri neanche hanno iniziato».
Completate le frazioni di San Giovanni Montebello, Tagliaborse, gran parte di Macchia, del quartiere di "Gesù Lavoratore" e del centro storico. La prossima settimana la consegna dovrebbe essere completata. Capita che qualche casa salti. Qualche cittadino sta chiamando al Comune per reclamare la mascherina. In proposito Grasso spiega che al termine della distribuzione a chi non ha ricevuto la mascherina sarà dato indicato dove ritirarla.
Dopodiché i volontari di protezione civile si occuperanno in parte della consegna dei buoni spesa comunali e in parte di mettere assieme gli elenchi delle persone assistite dalle varie associazioni di volontariato.
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Maria Gabriella Leonardi
8 maggio 2020

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