Giarre, buoni spesa regionali: tanti soldi dalla Regione ma solo pochi potranno beneficiarne


Troppo stringenti i criteri emanati dalla Regione per assegnare i buoni spesa regionali, il rischio è che solo pochissime persone riescano ad accedere a questi buoni e neanche si sa se le restanti somme dovranno essere restituite alla Regione. Lo afferma il presidente della III commissione “Bilancio e finanze”, Giannunzio Musumeci, che ieri con la commissione ha ascoltato in audizione l’assessore ai servizi sociali Dario Li Mura. «Per quanto riguarda i bonus spesa finanziati con fondi nazionali – spiega Musumeci - di tutte le domande giunte al Comune solo 20 non sono state accolte mentre i beneficiari sono stati oltre 1100. I fondi arrivati a Giarre sono stati oltre 250mila euro, tutti spesi. La norma lasciava libertà agli enti locali di stabilire i criteri per l’assegnazione. I beneficiari hanno ricevuto due erogazioni: la prima è stata percepita da tutti i richiedenti, la seconda, in misura ridotta, è stata ricevuta da tutti i richiedenti con un Isee inferiore ai 6mila euro». 

Per quanto riguarda il buoni spesa erogati dalla Regione, proprio due giorni fa il Comune ha emanato l’avviso per la presentazione delle istanze. L’avviso spiega che questi buoni per singolo nucleo familiare hanno un valore unitario massimo di 300 euro per un nucleo composto da una sola persona; di 400 euro per un nucleo composto da due persone; di 600 euro per un nucleo composto da tre persone; di 700 euro per un nucleo composto da quattro persone; di 800 euro per un nucleo composto da cinque o più persone. La richiesta deve essere effettuata, entro il 9 giugno 2020, on line: sul sito del Comune è indicato il link da cliccare per formulare la richiesta. Solo in caso di estrema difficoltà è possibile  telefonare  al numero 3512408597 per ricevere assistenza  nella compilazione.

Ieri i consiglieri hanno rilevato i primi problemi nell’erogazione di questo buono regionale.«A differenza di quello nazionale che era un buono solo per la spesa alimentare – spiega Musumeci – il buono regionale permette anche di acquistare anche la bombola del gas o pagare la bolletta della luce o compiere acquisti di beni di prima necessità. La difficoltà consiste nei criteri generali determinati dalla Regione. Non è stata, infatti, lasciata autonomia ai comuni. E i criteri regionali sono formulati in modo tale che solo una piccolissima parte della popolazione potrà beneficiare di queste somme regionali. E’, infatti, richiesto che il richiedente non percepisca reddito da lavoro, o da rendita finanziaria e che non sia beneficiario di sussidi di qualsiasi genere. Quindi, questi buoni si rivolgono a persone che non lavorano e non prendono sussidi che però sono rare: riguarderebbero, in sostanza, i lavoratori in nero. Le somme giunte dalla Regione sono rilevanti, 160mila euro, ma poco utilizzabili. Anche l’assessore Li Mura ha condiviso il pensiero della commissione. L’auspicio è che possano cambiare i criteri per la distribuzione di questi benefici economici».

I consiglieri non sono riusciti ad appurare se le somme non assegnate dovranno essere restituite.

Il Comune nel comunicato di lunedì aveva reso noto che saranno effettuate verifiche a campione sulla veridicità delle istanze ricevute. Frattanto, ieri i primi richiedenti hanno incontrato delle difficoltà nella compilazione della domanda: prima perché il link divulgato dal Comune aveva un piccolo refuso, poi corretto. Poi è emersa un’altra difficoltà: sul sito per la formulazione delle istanze, nel menù a tendina del Comune di residenza, Giarre non compariva. Ma in proposito l’assessore Li Mura ha riferito che il problema sarà presto risolto.

MGL

27 maggio 2020

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