Giarre, al via le istanze per il bonus connettività


Al via, a Giarre, il bonus connettività, buoni di 30 euro, da spendere presso esercizi convenzionati con il Comune e finalizzati a garantire l’esercizio del diritto allo studio tramite connessione alle piattaforme online che usano le scuole per la didattica a distanza. Verrà data priorità a chi deve sostenere esami, di ogni ordine e grado, anche universitari. Per finanziare questi buoni verrà destinato il 20% di quanto raccolto nel conto corrente bancario aperto dal Comune per ricevere donazioni di privati a favore delle persone che si sono ritrovate in difficoltà economiche a seguito dell’emergenza Covid 19. Per chi volesse contribuire con una donazione l’Iban è IT53C0200883951000105890894.

L’assessore alle politiche sociali, Dario Li Mura, riferisce che su questo conto sinora il Comune ha raccolto 8mila euro di donazioni di cittadini e l’amministrazione spera di raccogliere almeno 10mila euro. Nello stesso fondo, se è possibile, potrebbero confluire anche somme dal bilancio comunale. «Per il diritto alla connessione – dice l’assessore alle politiche sociali Dario Li Mura - si sta muovendo anche l'Anci e il comune di Giarre è uno dei primi, almeno al sud, a introdurre un sussidio di questo tipo».

In base all’indirizzo che l’amministrazione ha dato al responsabile dei servizi sociali, il 70% delle somme raccolte su questo conto sono destinati a misure urgenti solidali per l’acquisto di generi alimentari “freschi”, come carne, frutta, verdura, olio e altro. L’amministrazione ha deciso di favorire i produttori della filiera agroalimentare locale e gli esercizi commerciali del territorio che vorranno aderire. Sul sito internet del Comune sarà pubblicato l’elenco delle attività aderenti dove i beneficiari potranno spendere i buoni.

Il 10% della somma raccolta sul conto sarà destinata a spese farmaceutiche e prodotti per l’infanzia. Il 20%, come detto, al bonus connettività. Da ieri i negozi di telefonia e i produttori e commercianti di alimenti si possono accreditare sulla piattaforma SiCare, questo permetterà loro di incassare i bonus che gli utenti spenderanno nei loro esercizi. Le persone in difficoltà economiche a breve potranno presentare richiesta al Comune per questi bonus.

Altro capitolo riguarda i bonus nazionali: il Comune ha già distribuito 155mila euro dei fondi nazionali e in cassa ne sono rimasti circa 70mila.

I richiedenti, oltre 1100, sono stati divisi in tre fasce: nella prima fascia, rientrano i casi più gravi, le persone che non ricevono sussidi e sono senza reddito, o perchè disoccupati o perché l’azienda in cui lavoravano è stata chiusa a seguito dell’emergenza sanitaria e ancora non stanno ricevendo la cassa integrazione. Nella seconda fascia rientra chi riceve sussidi ma sotto i 6mila euro annui. Nella terza fascia, infine, rientra chi ha sussidi oltre i 6mila euro. Una prima erogazione di bonus è stata distribuita a tutti, per una seconda erogazione si è deciso di escludere chi rientra nella terza fascia (e quindi chi ha entrate superiori ai 6mila euro annui). A chi rientra nella prima e nella seconda fascia si prevede di potere erogare, all’incirca, la metà dell’importo erogato la prima volta.

«Si tratta di provvedimenti ponte – commenta l’assessore Li Mura - che poi dovranno convergere o verso il ritorno al lavoro o verso sussidi stabili che il governo disporrà. Frattanto, forse anche alla fine della prossima settimana, apriremo i termini per presentare le domande per accedere agli aiuti regionali. Senza dimenticare che sono ancora aperte le domande per il reddito di cittadinanza e il governo sta approntando il reddito di emergenza».


Maria Gabriella Leonardi
6 maggio 2020

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