A ruba le patate di Giarre coltivate dall'istituto agrario "Mazzei" di Giarre



Sono andate a ruba le “patate di Giarre” coltivate nell’istituto superiore agrario “Mazzei” di Macchia, nell’ambito di una sperimentazione supervisionata dalla facoltà di agraria dell’Università di Catania con le sementi della società “Romagnoli”. L’istituto, guidato in reggenza dalla dirigente Tiziana D’Anna, attraverso la pagina facebook dell’azienda didattica agraria, aveva reso nota la raccolta e la vendita delle patate. Gli incassi vengono reinvestiti nella stessa azienda didattica che ha un terreno di circa 2 ettari e mezzo dove sono coltivati alberi da frutta, piante ornamentali, fiori e quant’altro Ieri, oltre al personale della scuola, molti giarresi non si sono fatti sfuggire l’opportunità di portare a casa una cassetta di patata la cui coltivazione, soprattutto negli anni ’70, era molto diffusa nel giarrese e che poi, purtroppo, è stata abbandonata.
Erano presenti, insieme al prof. Francesco Arcidiacono responsabile dell’azienda didattica, anche la prof.Giuseppina Scarso, Orazio Leotta della ditta Romagnoli, che ha fornito le sementi, e Angelo Litrico, tecnico dell’Università di Catania. Sono stati prelevati i campioni di patate seminate a dicembre e che hanno seguito un rigido protocollo per sperimentare nuove coltivazioni.





Sette le varietà sperimentate: la "Arizona" (pasta gialla, si adatta bene a condizioni diverse con una buona resa), la Manitou  (buccia rossa, adatta al confezionamento), la Vogue (precoce da consumo fresco, frutti grossi), la Ranomi (precoce, resistenza alle malattie, buona resa), la Levante (con la buccia gialla, resistente alla peronospora e quindi adatta alla coltivazione biologica), la Paradiso  (ottima resa tuberi grossi), e la Laudine" (adatta al confezionamento, per l'industria di IV gamma). A settembre la scuola intende riavviare il mercato del contadino al suo interno che è stato un modo per far conoscere i prodotti  agricoli che produce.
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Maria Gabriella Leonardi
22 maggio 2020


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