Giarre, residenti segnalano strani fuochi nel torrente Macchia







Dal torrente Macchia giungono nelle case fumi frutto di fuochi non meglio precisati. Non si tratta di fumi derivanti dacosiddetto debbio, vecchia pratica rudimentale di fertilizzazione del terreno che consiste nell'incendio dei residui colturali o della vegetazione. In questo periodo dell’anno è consentito accendere fuochi per bruciare scarti vegetali e in molti terreni i proprietari fanno pulizie bruciando sterpaglie. Fumi che con il vento giungono nelle case. Nella zona di Carrubba se ne segnalano diversi provenienti dalle campagne. Ma non sarebbe questo il caso dei fumi provenienti dal torrente Macchia. Secondo alcuni residenti nei pressi del torrente le esalazioni sarebbero più riconducibili a plastica. I fuochi verrebbero accesi non solo di giorno ma anche di notte. E questo non fa pensare a persone che stanno facendo pulizie in campagna.
Negli scorsi mesi la forestale ha eseguito un’imponente bonifica del torrente Macchia, facendo anche ricorso alla pratica del debbio per eliminare sfalci vegetali. Anche in quel caso i fumi, spinti dal vento, hanno riempito le case vicine al torrente, suscitando malumori, anche perché ormai la popolazione non è abituata a questo tipo di attività. Ma in quel caso, per un momentaneo disagio la cittadinanza fruiva del beneficio del letto del torrente pulito.
Il caso segnalato questa volta è differente. Il fastidio forse minore che provoca è quello di dovere rifare il bucato dopo che i panni stesi si sono impregnati di puzza di bruciato. Il timore dei residenti è quello di respirare aria insalubre, frutto di fuochi di non si sa quale materiale. Qualche residente non esclude che possa trattarsi anche di persone che bruciano cavi per ricavarne rame o altre attività sospette.







I residenti hanno anche presentato una segnalazione al comando della polizia municipale. Gli agenti, tuttavia, non espletano servizio nelle ore notturne per questo secondi i residenti è necessario un interessamento congiunto delle forze dell’ordine, coinvolgendo anche i Carabinieri e la Forestale per accertare se in effetti nel torrente siano accesi fuochi impropri. Il comandante della polizia municipale Maurizio Cannavò intende muoversi in tal senso.
MGL
30 gennaio 2020

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