Giarre, l'ardua impresa di mettere ordine nei dehors







La regolamentazione dei dehors a Giarre è stato sempre un tema più volte tirato in ballo dalle varie amministrazioni per poi essere di nuovo accantonato. Con il risultato che anche per gli spazi all’aperto dei bar, pub e ristoranti c’è il caos. C’è chi non paga l’occupazione di suolo pubblico, chi ha chiesto al Comune l’autorizzazione per 50 mq e ne occupa il triplo e chi ha chiesto l’autorizzazione per un paio di mesi per poi occupare lo spazio tutto l’anno. Nell’ardua impresa di cercare di mettere ordine in questa jungla si sta cimentando la II commissione consiliare “Attività produttive”, presieduta da Armando Castorina, che ha discusso con i presidenti di Confcommercio e dell’Unione liberi artigiani una bozza di regolamento. «Artigiani e commercianti – dice Castorina - durante l’audizione in commissione, hanno rappresentato da un lato la necessità di una regolamentazione e dall’altro delle perplessità circa l’applicazione poiché, dal loro punto di vista, sono presenti diverse restrizioni applicabili solo gradatamente. Contiamo di analizzare e discutere qualche altra integrazione al regolamento, che cercherà di venire incontro alle esigenze rappresentate dalle parti sociali, per inviare il testo agli uffici presto al fine di potere avere una proposta di delibera per il Consiglio in tempi rapidi».






«Sono d’accordo a un regolamento – dice il presidente di Confcommercio Attilio Lo Po’ - non si può lasciare una città in balia delle persone. Tuttavia, molte aziende hanno già investito per realizzare gli arredi esterni. Ho chiesto per questo che il regolamento sia applicato nell’arco di tre anni, per dare a tutti il tempo di adeguarsi. Poi ho chiesto l’uniformità di regolamentazione nel centro storico come nelle zone più decentrate: un regolamento solo nel centro storico significherebbe desertificarlo. Ho chiesto maggiori controlli e una maggiore presenza per strada dei vigili urbani». «Il regolamento appesantisce le aziende – dice il presidente dell’Unione liberi artigiani Diego Bonaccorso -. Abbiamo chiesto che sia snellito, che lo approfondiscano e dopo torneremo a vederci. Occorrono agevolazioni per invogliare artigiani e commercianti a creare occupazione».
MGL
20 febbraio 2020

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