Giarre due proposte contrapposte per arginare la povertà








In vista dell’approvazione del bilancio riequilibrato del Comune si apre un dibattito su qualcosa di interessante: come arginare la povertà, due proposte si contrappongono. La III commissione “Bilancio e finanze”, presieduta da Giannunzio Musumeci, ha chiesto agli uffici di predisporre un emendamento perché vengano accantonati 15mila euro, per ogni esercizio finanziario e fino alla durata del piano, per realizzare una mensa sociale per le persone in condizione di vulnerabilità sociale. Di concerto con l’amministrazione, i servizi sociali dovranno organizzare un servizio per la «Popolazione più vulnerabile della città, persone singole e nuclei familiari in condizioni di crescente disagio sociale e povertà da reddito, prive di risorse e riferimento significativi».







Ma l
'amministrazione comunale, che in Consiglio è in minoranza, si sta muovendo in altra direzione. L’assessore ai servizi sociali Dario Li Mura sta lavorando ad un’altra proposta: «Abbiamo da tempo – dice - avviato contatti informali con Caritas e Banco alimentare; inoltre, con l’assessore Oliveri avevamo pensato di avvalerci della legge Gadda (che concede agevolazioni fiscali agli esercenti che donano cibi utilizzabili in scadenza) per costruire una rete con associazioni, commercianti e artigiani e dare vita a un’esperienza di riuso del cibo e costruire una mensa, il tutto senza pesare sul bilancio. A fronte dell’impegno di nuove somme in bilancio è più utile avvalersi degli strumenti normativi esistenti e creare una rete sociale perché le comunità vivono non solo degli impegni economici delle istituzioni ma anche dell’impegno morale che ciascuno riesce a realizzare nel suo piccolo». 
MGL
13 febbraio 2020

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