Giarre, cimitero sporco, proteste dei cittadini






(foto Di Guardo)

Ci risiamo. Periodicamente il cimitero di Trepunti è sporco con cumuli di fiori secchi e scarti vegetali che sovrastano i cestini. Scene che si ripetono più volte durante l’anno, con consueto stuolo di polemiche e strali dei cittadini sia contro l’amministrazione che contro dipendenti comunali che non lavorano. Problemi noti all’amministrazione che deve fare i conti con il personale ridotto al lumicino. Per la manutenzione del cimitero l’amministrazione ha indicato ai dirigenti come procedere. «Abbiamo deciso di mandare stabilmente, una volta la settimana, i nostri giardinieri, in attesa di potere utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza», dice l’assessore ai lavori pubblici Franco Di Rao che aggiunge: «Probabilmente sarà di venerdì perché è il giorno in cui i giardinieri hanno anche l’assistenza dei condannati in esecuzione penale esterna che effettuano per il Comune lavori di pubblica utilità». I giardinieri, ovviamente, saranno così distolti da altre manutenzioni.






Una boccata d’ossigeno si spera arrivi dall’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza: a Giarre ve ne sarebbero parecchi, al momento “liberi” e questo tipo di attività, oltre a dare un importante servizio alla collettività contribuirebbe ad evitare anche eventuali possibili abusi di chi percepisce il reddito di cittadinanza mentre lavora in nero. Purtroppo, pare ci sia ancora da aspettare per potere utilizzare questo personale. «Mi dispiace che si siano creati questi disservizi – dice il sindaco Angelo D’Anna – in un cimitero in cui da un punto di vista complessivo è stato ben curato e ancora oggi si mantiene bene. Purtroppo, il Comune ha numerosi dipendenti in meno e non è nelle condizioni di assumerne di nuovi, né può individuare con facilità, in alternativa, delle risorse da potere destinare a questo servizio, anche perché avendo pochissimi operai gli stessi devono occuparsi tantissime attività. In tutto abbiamo solo 3 giardinieri, 4 operai e 2 addetti nei due cimiteri. Sono necessarie soluzioni nuove, solleciteremo i responsabili del cimitero perché individuino alternative, anche ricorrendo a servizi affidati all’esterno».
MGL
6 febbraio 2020

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