Giarre, cimitero al centro di polemiche







Il cimitero di Trepunti in questi giorni pare essere al centro della politica giarrese. L’ultima novità è la comunicazione che è apparsa dinanzi al citofono della sede della Isie, la ditta che, per decenni, pare senza autorizzazione ha gestito il servizio delle lampade votive.  «Il Comune di Giarre – recita il comunicato - senza alcun preavviso ha inibito alla ditta Isie ogni attività di erogazione elettrica, compresa la manutenzione nel cimitero di Giarre. Pertanto si declina ogni responsabilità per il disagio causato!». Il sindaco Angelo D’Anna sta valutando possibili azioni a tutela dell’ente.
La Isie ha, quindi, spento tutti i lumini delle tombe, suscitando il malcontento dei cittadini; alcuni, all’oscuro di tutta la vicenda hanno, pagato il bollettino inviato dalla Isie per il servizio dei lumini. Un malcontento che si aggiunge a quello per le condizioni in cui versa il cimitero senza addetti alla manutenzione.
Sulla vicenda Isie l’assessore ai servizi cimiteriali Franco Di Rao aveva messo in guardia la III commissione consiliare che ha scoperchiato la vicenda. Secondo Di Rao, proprio per evitare il malcontento dei cittadini, prima che la Isie interrompesse il servizio bisognava avere l’alternativa pronta. Di avviso diverso il presidente della commissione Giannunzio Musumeci: «L’interruzione del servizio era atteso – dice – è un disagio necessario per ristabilire la legalità all’interno del cimitero dove da anni tale ditta svolgeva il servizio in maniera illegittima, così come ribadito dal dirigente della IV area. Vigileremo e solleciteremo, come commissione, gli uffici affinchè venga fatto un progetto di finanza o un bando a evidenza pubblica adeguato alle esigenze e che soprattutto si preveda di una percentuale di incasso per il Comune che dovrà essere utilizzata per la manutenzione ordinaria e straordinaria del cimitero».
Secondo il sindaco Angelo D’Anna sarebbe stato preferibile muoversi con maggiore gradualità per evitare la sospensione del servizio, ma informazioni inaspettate hanno portato ad accelerare. «La ditta era stata invitata a non chiedere più soldi agli utenti e invece ad alcuni utenti sono stati inviati i bollettini – riferisce D’Anna - da decenni sembra che questa ditta si muovesse al di fuori delle regole.  Da questo servizio il Comune non ha mai avuto un euro. I tecnici affermano che l’impianto di illuminazione non è a norma, con potenziali rischi che in un luogo pubblico non sono accettabili. Chi ha eventualmente pagato e non ha il servizio chieda alla ditta la restituzione della somma. Chi non ha pagato non lo faccia. I cittadini abbiano la pazienza di aspettare il tempo necessario per mettere in moto un meccanismo che, per la complessità e l’onerosità dell’operazione, richiede dei tempi».






Capitolo pulizia. I giardinieri un primo intervento lo hanno eseguito venerdì scorso. «Abbiamo chiesto al dirigente di inviare una volta la settimana i giardinieri e i detenuti con pena alternativa al carcere – aggiunge il sindaco -. Occorrerà comunque una rivisitazione complessiva dei servizi che non possiamo più gestire come in passato non avendo più personale». Il primo cittadino  riferisce che è già stato previsto di utilizzare persone che percepiscono il reddito di cittadinanza nei cimiteri; al momento non è possibile farlo ma non dipende dal Comune.
D'Anna convocherà una conferenza di servizi dedicata al cimitero, inoltre ha chiesto alla Cocim (ditta che gestisce un settore del cimitero) di attivare le telecamere in una zona dove si sono verificati dei furti. 
MGL
12 febbraio 2020

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