Giarre, mancano i pulmini per andare in palestra nell'ora di educazione fisica?

Prendere il pulmino ogni volta che c’è l’ora di educazione fisica. E’ il paradosso che da anni vivono gli alunni del plesso San Giovanni Bosco che non possono utilizzare, in orario scolastico, la vicina palestra di via Rosolino Pilo, perché “inagibile”; tuttavia, il pomeriggio, la stessa palestra ospita le attività di una società sportiva privata. La questione, periodicamente, accende il dibattito politico ed è tornata a farlo nell’ultima seduta del Consiglio comunale. Vittorio Valenti, dai banchi dell’opposizione, ha riferito di una petizione che i genitori degli alunni del plesso stanno sottoscrivendo per avere la disponibilità del pulmino per portare i bambini in una palestra dello stesso comprensivo per l’ora di educazione fisica. Così come ha fatto presente il consigliere, con l’attuale penuria di pulmini comunali, questo servizio adesso non sarebbe più garantito.
Sulla vicenda è intervenuta l’assessore allo sport Patrizia Lionti: «L’ufficio preposto – ha detto - mi ha spiegato che non è assolutamente vero che ai ragazzi non viene data la possibilità di avere il trasporto per recarsi nella palestra dell’altro istituto. Semmai è stato chiesto all’istituto di fare una scelta a seguito di una richiesta formulata da alcuni insegnanti riguardante la possibilità di far fare ai ragazzi delle ore di nuoto, a pagamento, nell’ambito delle offerte formative. L’educazione fisica essendo curriculare è gratuita. L’ufficio scuola ha, quindi, risposto che, purtroppo, vista la penuria di pulmini, sarà garantita la copertura del pulmino per l’ora di educazione fisica, che è una materia curriculare, ma non per sommare l’eventuale ora di nuoto. Tuttavia – ha aggiunto l’assessore - dato la scuola deve avere la massima autonomia, l’ufficio ha chiesto di valutare se per gli alunni può essere più proficuo svolgere l’attività fisica in piscina. E ha chiesto alla scuola di comunicare se preferisce che il trasporto venga fatto per l’ora di educazione fisica canonica o per la piscina».





Ma la nota dolente è sempre quella palestra, a pochi passi, chiusa per la scuola la mattina e operativa nel pomeriggio. Perché la palestra sia agibile anche per la scuola occorrono piccoli interventi, tra cui servizi igienici adeguati per i bambini. Su questo l’assessore Lionti ha riferito: «Ho convocato, un paio di settimane fa, il referente delle attività sportive pomeridiane. Pare che ci siano delle opportunità col Coni estremamente interessanti. Stiamo, quindi, valutando la possibilità di un accordo con il privato che potrebbe accedere a questi bandi immediatamente, mentre il Comune dovrebbe fare i conti con l’impossibilità di contrarre mutui essendo in dissesto. Questo per potere risolvere in maniera seria questa situazione che si protrae da molti anni».
Valenti ha sottolineato che la soluzione dei bandi del Coni è lontana mentre occorre garantire il servizio subito. Giuseppe Leotta ha, invece, chiesto un raccordo tra la società che utilizza la palestra e la scuola: gli interventi necessari per adeguare la palestra sarebbero minimi.
Il sindaco Angelo D’Anna, a conclusione, ha invitato il Consiglio comunale ad adottare un regolamento che disciplini l’utilizzo delle palestre annesse alle scuole.
MGL
31 ottobre 2019

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