Giarre, dal 1972 decaduta la concessione alla ditta che gestisce le lampade votive del cimitero


1972. Lucio Battisti pubblicava “I giardini di Marzo”, nei cinema usciva “Il padrino”, in America scoppiava il Watergate. Nel 1972 decadeva la concessione alla Isie, la ditta che gestisce le lampade votive del cimitero di Trepunti. Lo ha dichiarato la sentenza del Tar di Catania n.570/02, poi impugnata al Cga. Come ha fatto una ditta non autorizzata per 47 anni a gestire il servizio? Della decadenza della concessione scrive la dirigente della IV area Letizia Nanì in una lettera al Codacons che aveva chiesto chiarimenti. La lettera è stata inviata anche all’Anac e alla Procura della Corte dei conti e sarà esaminata la prossima settimana dalla III commissione consiliare, presieduta da Giannunzio Musumeci, che ha messo in luce il caso. Nella missiva, la dirigente riepiloga i fatti: la commissione che ha scoperto il caso, l’assenza negli uffici di documenti relativi alla gestione del servizio, l’invio di una raccomandata (non ritirata) alla Isie, il tentativo di notificarla tramite messo comunale e poi l’affissione all’albo pretorio. Infine, la lettera che la Isie invia al Comune di sua iniziativa dove dichiara di “non potere proseguire al tacito rinnovo del servizio”.






Negli uffici è stata trovata la documentazione di un contenzioso culminato con la sentenza Tar di Catania che dichiarava la decadenza della concessione dal 17/04/1972, sentenza poi impugnata al Cga che il 2/8/2010 dichiarava perento il ricorso. «Non si è dato seguito alla esecuzione coattiva, nei termini dovuti, alla sentenza di I grado – scrive la dirigente - l
a ditta ha effettuato e proseguito il servizio senza averne titolo». La dirigente ha annunciato che «Si procederà ad attivare tutte le procedure, anche in sede giudiziale, per ricondurre a legalità la gestione del servizio senza danni per l’Ente».

MGL
17 novembre 2019

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