Giarre, l'assessore Li Mura: "Vincolare parte degli introiti degli affitti della zona artigianale per opere manutentive da realizzare nella stessa area produttiva

Non solo per fare cassa ma anche per ristabilire l’equità tra gli operatori della zona artigianale. Così l’assessore alle attività economiche, Dario Li Mura, interviene sulla regolarizzazione della posizione degli affittuari morosi dei capannoni dell’area produttiva di Trepunti, realizzata grazie alla sinergi tra l'ufficio patrimonio e i legali dell'Ente. Nei giorni scorsi, la commissione consiliare “Attività produttive” e la commissione “Bilancio e finanze” avevano ascoltato i funzionari dell’ufficio patrimonio per verificare l’andamento dei piani di rientro ed era emerso che quasi tutti gli affittuari si stanno mettendo in regola e solo per due capannoni i debiti sono superiori ai 100mila euro e manca il rispetto del piano di rientro. Ma in difetto è anche il comune per gli interventi che si è impegnato ad effettuare. In proposito, l’assessore in una nota ha detto: «Non solo per motivi di mera cassa  abbiamo aggiornato la situazione degli affittuari, invitando i morosi a regolarizzare la posizione; si tratta, infatti, in primo luogo di una operazione che ristabilisce l'equità  tra tutti gli affittuari della zona artigianale ma anche nel mercato nel suo complesso per eliminare motivi distorsivi.





Quanto alle opere per cui ci siamo impegnati come Amministrazione, la complessità maggiore è dovuta all'assenza di un capitolo apposito in cui impegnare le somme e, tenuto conto che la zona artigianale crea certamente delle economie nel bilancio comunale, ho proposto di prevedere il vincolo di una parte di tale economie per la manutenzione di tutta l’area artigianale. Il progetto di sviluppo, che d'altra parte abbiamo in mente per l'area verrà esposto presto agli operatori economici del territorio e passa necessariamente per opere manutentive che già abbiamo preventivato, per cui restano da compiere alcuni passaggi burocratici»
.

MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 settembre 2019

Commenti