Giarre, occorre più pulizia nell'area della fermata della littorina della villa Margherita

Rifiuti, foglie, erba secca, qualche bottiglia, sabbia vulcanica. Forse non è così messa male la gradinata che porta alla fermata della Circumetnea, sotto la villa Margherita, zona “Funnucu baruni”. Non è messa male nel senso che in giro c’è anche di peggio. Ma se da quel posto ci devi passare e ci devi mettere i piedi non è proprio il massimo e anche questo luogo meriterebbe più attenzione perché è anche questa una porta d’ingresso e d’uscita dalla città. Per questo alcuni utenti lamentano il poco decoro dedicato a questa gradinata, le aiuole invase da rifiuti, la chioma di alcuni alberi che invade la gradinata.
A utilizzarla chi deve recarsi o arriva dai paesi alle pendici dell’Etna ma anche turisti. Pochi, per la verità, secondo un articolo del Touring club che ha evidenziato che tra Giarre e Riposto non devono essere tanti i turisti che cercano la Circumetnea: mancano cartelli e indicazioni e chi si sventura a chiede informazioni viene guardato con aria stranizzata. Eppure questo è un luogo storico, realizzato alla fine dell’800, come ricorda una targa.









La sua trascuratezza non è colpa del Comune, la competenza della sua puliziaspetta alla Circumetnea e gli utenti chiedono a chi di dovere un maggiore decoro. Al Comune compete invece la pulizia e il decoro di tutto il resto, a partire dalla villa Margherita e della villetta con il busto del poeta Macherione.
L’area della fermata della villa Margherita versa nel degrado anche dall’altro lato dei binari. Da qui, dopo una folta vegetazione, si finisce nel prolungamento di via Carolina, alle spalle del supermercato, un sito dove di norma vengono abbandonati rifiuti (per la disperazione dei residenti) e dove il Comune periodicamente è intervenuto.


Altro destino meriterebbe questo luogo che porta la littorina dal centro della città da e per i paesi etnei. Così come sarebbe necessario un cambio di mentalità per utilizzare maggiormente il servizio pubblico, più sicuro e meno inquinante, e meno le automobili. Potrebbe essere anche il trasporto del futuro da Giarre per i paesi etnei, visto che le strade sono sempre più consumate, non si riesce non solo a realizzarne di nuove ma neanche ad ampliare quelle esistenti che andavano bene una volta, quando il traffico era meno intenso.
MGL
7 agosto 2019



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