Giarre, i revisori dei conti chiedono l'aumento dello stipendio

Adeguare il compenso dei revisori dei conti a quanto prevede il Testo unico degli enti locali. A chiederlo sono gli stessi revisori dei conti del Comune di Giarre, Giovanni Meli e Ferdinando Marchese in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale, al sindaco, al segretario generale e al dirigente finanziario. Lo scorso  novembre, subito dopo la dichiarazione di dissesto, al fine di contenere i costi, il Consiglio comunale, su proposta del presidente della commissione “Bilancio e finanze” Giannunzio Musumeci, ha ridotto i compensi annui dei revisori, da € 10.020 a € 8.517,00 per i componenti e per il presidente a circa 12mila euro. D’altra parte, a seguito del dissesto i dipendenti comunali hanno avuto delle riduzioni sullo straordinario e i fornitori dell’ente sul credito che avanzano. Nella lettera, i revisori fanno presente che, in base alla popolazione del Comune di Giarre, il compenso per il revisore è pari a 15mila670 euro, aumentato del 50% per il presidente, a cui si deve aggiungere una maggiorazione sino al 10% per gli enti locali la cui spesa corrente annuale pro-capite, sia superiore alla media nazionale per fascia demografica. E a Giarre spetterebbe ai revisori anche questa maggiorazione. I revisori chiedono, quindi, di «Annullare ex tunc la modifica alla proposta deliberativa – di cui all’emendamento allegato 1 proposto dal consigliere Musumeci – che riduceva il rimborso del costo del carburante da 1/% a 1/8 e le spese di alloggio in strutture non superiori alle tre stelle, in quanto viola la normativa vigente in materia di rimborsi ai dipendenti ed agli amministratori degli enti locali».





I revisori sono un organo di garanzia del Consiglio comunale che li nomina. In passato venivano direttamente nominati, poi la legge è cambiata e adesso i revisori devono essere sorteggiati. Novità dell’attuale collegio, mai vista prima a Giarre, la nomina di un proprio consulente pagato dagli stessi revisori.
Adesso a decidere dell’eventuale aumento del compenso dei revisori dovrà essere di nuovo il Consiglio ed è tutto da vedere. Il rapporto tra l’attuale collegio e il Consiglio non è stato dei migliori, a partire dal parere sul piano riequilibrato riformulato, che a tutti era parso “favorevole”, ma poi il giorno dopo gli stessi revisori hanno detto che era una bozza. Poi si sono registrati dei ritardi nell’invio dei pareri che hanno ritardato l’approvazione di atti da parte del Consiglio (mai accaduto con il precedente collegio): ad esempio per l’adeguamento degli oneri concessori e più di recente per il nuovo regolamento generale delle entrate tributarie.
MGL
10 agosto 2019

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