Non ci aveva pensato ancora nessuno a scrivere una canzone rap a Giarre. Ci hanno pensato i fratelli Alessandro e Luigi Priolo, in arte “Fratelli Tarantella”, che hanno confezionato il brano “Semu giarisi”, accompagnato da un video che su youtube, nel primo giorno di apparizione, ha raggiunto le 11mila visualizzazioni. Un successone.
Il video è realizzato con professionalità, la musichetta è orecchiabile e resta in testa al primo ascolto. Ma Alessandro e Luigi non sono cantanti professionisti e non vogliono diventarlo: Luigi lavora in un’azienda commerciale, Alessandro in un caseificio. Per divertirsi animano anche serate, matrimoni e hanno partecipato pure a qualche serenata.
La canzone racconta le usanze giarresi, a partire dalla parlata senza la doppia “r”, al “cuore di cane”, bevanda conosciuta solo tra Giarre e Riposto e che consiste nella granita limone nell’acqua frizzante, dalle passeggiate da Conforama, al “maniconiu do giovedì nda strada da fera”, dalla granita cca lumia du funnucu baruni a “Affiu a catta c’è”, una figura molto nota a Giarre.
L’aspetto più significativo della canzone è che ha messo tutti d’accordo, il miracolo di ferragosto. Sui social locali, sempre ormai pieni di accuse, invettive, foto e dichiarazioni di gente indignata di tutto, “Semu giarisi” parla, invece, bene della città e senza prendersela con nessuno sta divertendo tutti.
Tale il successo del video che l’assessore allo spettacolo Patrizia Lionti ha telefonato ai due fratelli per invitarli a esibirsi in qualche serata. «Il nostro scopo – dice Luigi Priolo - era solo quello di parlare bene di tutto ciò che ci circonda. Ci fa piacere che tutti hanno apprezzato: il nostro intento era questo e mi pare siamo riusciti ad azzeccarlo. Non abbiamo fatto alcuna lamentela, critiche a niente. Tutti continuiamo a lamentarci di tutto e invece un po’ di positività secondo me non deve mancare». Perché, in fondo, come dice la canzone, «A vita è comu u corsu Italia: tutta na calata».
MGL
15 agosto 2019
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