Giarre, Comune siglerà protocollo con Icatt e Uepe per utilizzare 10 condannati in attività di manutenzione

Il Comune di Giarre stringerà un protocollo d’intesa con la Casa circondariale Icatt di Giarre e l’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna (Uepe) di Catania per utilizzare 10 soggetti condannati in esecuzione penale esterna o intramuraria e/o imputati sottoposti all’istituto giuridico della messa alla prova che aderiscono alla proposta di svolgere attività, a titolo gratuito, a favore della comunità. Un’esperienza analoga era stata già svolta ad Acireale ed è stato il Dap a presentare la proposta al Comune. L’Ente utilizzerà questo personale per la manutenzione del verde e per piccole attività di manutenzione e fornirà ai soggetti ammessi tutti gli strumenti ed i dispositivi individuali di protezione necessari per l’espletamento dell’attività lavorativa cui saranno incaricati.
L’assessore alle politiche sociali Dario Li Mura sta lavorando per realizzare questa collaborazione, importante soprattutto per la funzione rieducativa della pena e la risocializzazione dei condannati. Per sottolineare la finalità rieducativa e della nuova vita a cui si vogliono portare i detenuti si pensa di impegnare queste persone nella piantumazione di nuove essenze arboree. La collaborazione con la Casa circondariale Icatt di Giarre e l’Uepe di Catania potrebbe essere rinnovata in futuro per altri servizi. Le 10 unità saranno seguite da personale del Comune. Anche se l’attività viene svolta a titolo gratuito è molto rigorosa: dovrà essere predisposto un programma di lavoro, con orario, luogo di svolgimento della prestazione lavorativa e indicazione di un funzionario responsabile per l’impiego proposto. Dovranno essere rilevate le presenze e segnalate le eventuali assenze ingiustificate. Sempre al Comune toccherà versare i contributi Inps e Inail per la relativa copertura assicurativa dei soggetti lavorativi, ma è stato istituito un fondo speciale presso il Ministero del lavoro per la copertura assicurativa Inail.





Il protocollo mira allo sviluppo di attività riparative a favore della collettività, a favorire la costituzione di una rete di risorse che accolgono i soggetti detenuti o internati in esecuzione penale e/o ammessi alla sospensione del procedimento con messa alla prova che hanno aderito ad un progetto ripartivo. Tra le finalità anche quella di sensibilizzaee la comunità locale rispetto al sostegno e al reinserimento di persone in esecuzione penale.
Nei prossimi giorni la giunta delibererà e, dopodiché potrà essere siglato il protocollo e potranno iniziare le attività.
Il Comune di Giarre non è la prima volta che si apre a questo tipo di collaborazione con altri enti. In passato dei rifugiati hanno svolto attività di manutenzione del verde a supporto dei giardinieri comunali. Per l’Ente, che dispone di pochissimi operai e giardinieri, non può assumere personale ha numerosi spazi a verde abbandonati il potere utilizzare dieci persone è un’opportunità.
MGL
13 luglio 2019

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