Giarre, altre anomalie nella gestione del servizio lampade votive al cimitero

Se entro dieci giorni la ditta che gestisce le lampade votive del cimitero non dimostrerà di possedere i titoli per gestire il servizio il Comune potrebbe diffidarla a interromperlo. Ne hanno discusso ieri la III commissione consiliare, presieduta da Giannunzio Musumeci, la dirigente della IV area Letizia Nanì e il responsabile dei servizi cimiteriali Gaetano Bonaccorso. I consiglieri hanno chiesto che, una volta accertata l’interruzione, contestualmente venga comunicato all’utenza di sospendere i pagamenti alla ditta e di indire, di concerto con l’amministrazione, una nuova manifestazione d’interesse per affidare il servizio. Sono oltre 3000 i loculi con le lampade votive accese nel cimitero di Trepunti. 





«Attualmente – dice Musumeci – il costo dell’illuminazione delle lampade votive del cimitero di San Giovanni Montebello è a carico del Comune e gratuito per i cittadini, a dimostrazione dell’illogicità e dell’anomala gestione del servizio rispetto alla gestione del cimitero di Trepunti dove si paga, e non poco. Si potrebbe affidare la gestione anche per questo cimitero, aumenterebbero gli introiti che potrebbero essere spesi per la manutenzione dei due cimiteri».

Il Comune aveva già avuto con questa ditta una causa conclusasi nel 2002 con una sentenza del Cga. Nel 2010 l’esito è stato trasmesso al dirigente comunale degli affari legali, avv. Panebianco che, a sua volta, l’ha inoltrata al dirigente della IV area (che allora era l’arch. Russo) e al responsabile dei servizi cimiteriali. I consiglieri adesso attendono di sapere dalla dirigente Leonardi (subentrata a Russo) cosa è avvenuto dopo che gli uffici sono stati notiziati sul ricorso.

MGL
29 giugno 2019

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