Giarre, al Comune non è stato trovato alcun contratto con la ditta che chiede il pagamento della luce alle lampade votive del cimitero

Nuovi risvolti per la vicenda delle lampade votive del cimitero per cui numerosi giarresi, annualmente, versano 26 euro ad una ditta privata per tenerle accese nelle tombe e nei loculi dove sono sepolti i loro cari. La III commissione consiliare, “Bilancio e finanze”, presieduta da Giannunzio Musumeci, aveva sollevato la questione iniziando a vagliare una serie di documenti e interpellare anche i dirigenti comunali per capire se esiste un contratto, una concessione in vigore tra il Comune e la ditta privata che autorizzino quest’ultima a chiedere somme ai proprietari dei loculi. La dirigente della IV area, Letizia Nanì, in proposito ha risposto: «Per il servizio di lampade votive del cimitero si fa presente che agli atti d’ufficio – giusta ricognizione effettuata dal capo servizio a far data da luglio 2015 a oggi – non sussiste alcuna documentazione relativa ai rapporti contrattuali di alcun tipo relativa alla gestione delle lampade votive, né con la ditta indicata nella nota che si riscontra, né con altro operatore. Per quanto riguarda il periodo antecedente a luglio 2015 nulla possiamo relazionare in merito, in quanto nessun fascicolo ci è stato consegnato e/o trasmesso dal precedente dirigente». Secondo quanto già la commissione aveva scoperto, già nel 1983 al Comune ci si era accorti che la concessione era scaduta ed era stato importo alla società di lasciare il servizio. Ne nacque una causa che durò dieci anni. Negli anni ’90 la  società perde questa causa ma non interrompe il servizio. Durante la sindacatura Toscano la querelle giudiziaria prosegue ma nelle successive sindacature ci si dimentica di questa vicenda.






 
Anche il dirigente finanziario che è il segretario comunale Marco Puglisi è stato interpellato dai consiglieri su questo servizio e ha risposto loro che la ditta in questione «Non risulta nell’anagrafica contabile del Comune di Giarre e conseguentemente non risultano versamenti di somme per il servizio “Gestione illuminazione loculi cimiteriali». Quindi è certo che nessuna somma è stata introitata dal Comune per questo servizio e non si trova al Comune un documento che dia titolo alla ditta privata per chiedere ai parenti dei defunti il pagamento di 26 euro annui.
Giannunzio Musumeci
Forse è la prima volta dopo tanti anni che si cerca di fare luce su questa vicenda. Dopo le lettere dei due dirigenti si attendono atti consequenziali. Frattanto, il presidente della III commissione “Bilancio e finanze”, che ha messo in luce questa storia commenta: «Su questa vicenda la commissione vuole continuare a fare chiarezza senza tregua e nella piena trasparenza. Alla luce dei riscontri dei dirigenti alle nostre richieste sembra non sussistano le condizioni affinché questa società pretenda dei pagamenti dai nostri concittadini per il servizio delle lampade votive al cimitero. Per queste ragioni la prossima settimana vogliamo analizzare ulteriormente i nuovi documenti e audire la dirigente dei servizi cimiteriali, dott.ssa Nani, così che la commissione possa lavorare sinergicamente con gli uffici per intraprendere ogni azione volta alla tutela di coloro che hanno pagato e continuano a ricevere avvisi di pagamento per il servizio di lampade votive nel cimitero. L’obiettivo è anche  capire se c’è stato un mancato introito per l’ente nel corso degli anni».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 giugno 2019

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