foto Santo Di Guardo |
L’area artigianale “Giovanni Trovato” di Trepunti è attiva dal 2007, conta 43 capannoni e vi lavorano circa 200 persone. In questi 12 anni il Comune ha incassato notevoli somme dalla vendita dei capannoni, senza reinvestire nell’area. L’organizzazione in condominio degli operatori darà modo agli stessi di gestire la videosorveglianza dell’area, il diserbo e la manutenzione in genere delle parti comuni. Lo stesso condominio servirà anche per mettere regole e ordine che sinora dentro la zona artigianale non ci sono stati. Qualcuno, durante la riunione, ha ipotizzato anche di ricorrere a un servizio esterno di vigilanza.
Il presidente Francesco Cardillo ha ricordato che i passi a cui si sta giungendo adesso hanno preso il via con un sopralluogo nell’area produttiva della commissione che, nell’occasione, ha chiesto il ripristino dei cancelli prima di qualsiasi altro intervento, mettendo le basi per la sicurezza per la zona artigianale. Cardillo ha chiesto che i locali che esistono dentro l’area siano utilizzati a supporto dell’area produttiva.
«Ho chiesto una serie di interventi – riferisce il presidente Bonaccorso - il diserbo, la rimozione delle discariche l’attivazione del centro intermodale; argomenti che saranno trattati in un ulteriore incontro». «Sono stati affrontati temi concreti – dice il sindaco Angelo D’Anna - . Da tempo si avverte l'esigenza di garantire una più ordinata gestione dell’area artigianale, con uno sguardo rivolto al prossimo futuro, per un più funzionale utilizzo degli spazi comuni e degli immobili, a servizio di un polo produttivo dalle grandi potenzialità».
«Ho chiesto una serie di interventi – riferisce il presidente Bonaccorso - il diserbo, la rimozione delle discariche l’attivazione del centro intermodale; argomenti che saranno trattati in un ulteriore incontro». «Sono stati affrontati temi concreti – dice il sindaco Angelo D’Anna - . Da tempo si avverte l'esigenza di garantire una più ordinata gestione dell’area artigianale, con uno sguardo rivolto al prossimo futuro, per un più funzionale utilizzo degli spazi comuni e degli immobili, a servizio di un polo produttivo dalle grandi potenzialità».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 aprile 2019
Commenti