Giarre, tre cresime dentro la casa circondariale

Nella casa circondariale-Icatt di Giarre ieri pomeriggio si è vissuto un momento speciale: tre detenuti, Giacomo, Vincenzo e Davide, hanno ricevuto il sacramento della cresima per le mani del vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti. I tre sono stati preparati a ricevere questo sacramento da una coppia di volontari di Radio Maria. Anche per questo la funzione è stata trasmessa in diretta sulle frequenze dell’emittente radiofonica cattolica e quindi è stato possibile seguirla in tutta Italia. La santa messa e' stata concelebrata da don Paolo Giurato, cappellano carcerario del carcere di Giarre, oltre che degli ospedali riuniti di Acireale e Giarre. La celebrazione e' stata animata dai canti del gruppo Gioventu' ardente mariana.



La giornata di ieri è stata segnata da un altro evento di carattere religioso che riguarda i penitenziari: l'inizio della missione della statua della Madonna, Madre di Misericordia che si recherà pellegrina nelle carceri italiane in concomitanza con le dirette di Radio Maria  ed altri eventi concordati con i cappellani. La statua proveniva da Ortisei, dove è stata scolpita, e a Giarre ha iniziato la sua missione accompagnata dai volontari di Radio Maria. La prossima tappa sarà il 26 aprile a Pergusa per  il convegno dei cappellani delle carceri siciliane.
Ogni anno nella casa circondariale-Icatt, di Giarre, viene celebrato il sacramento della cresima. La sezione Icatt, sigla che sta per istituto a custodia attenuata, accoglie soprattutto detenuti tossicodipendenti o ex tossicodipendenti, si avvale anche del personale del Ser.T. territoriale e, se necessario, del D.s.m., svolge attività di prevenzione, trattamento riabilitativo e reinserimento sociale delle persone alcol-tossicodipendenti che aderiscono volontariamente al programma. Il direttore della casa circondariale, Milena Mormina, prima della funzione, ha presentato la struttura penitenziaria giarrese, sottolineando come la sezione Icatt sia l'unica della Sicilia.
Monsignor Raspanti, durante l'omelia, si e' detto felice di confermare nella fede tre figli che vogliono impegnarsi a seguire Gesu'. E ha sottolineato che la resurrezione di Gesu' e' motivo di speranza per tutti, e in particolare per quanti sono ristretti perche' e' il cambiamento possibile, dalla morte alla vita vera. Particolarmente emozionante la preghiera del carcerato recitata da un detenuto.
Maria Gabriella Leonardi

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 aprile 2019

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