Giarre, rubinetti a secco. L'ardua impresa di fornire acqua a tutti senza fare debiti fuori bilancio

Acqua con poca pressione che esce dal rubinetto a filo ai piani bassi delle case e che spesso non arriva ai piani alti. Una situazione che si sta ripetendo soprattutto nella zona che parte dal monumento ai caduti e che va verso il viale delle Province e via Pirandello, servite dal serbatoio di Macchia. Il Comune sta cercando di regolare le forniture idriche e l’amministrazione non vuole solo ricorrere, come si faceva in passato, ad un aumento dell’acquisto dell’acqua dai privati. La stessa amministrazione comunale ha fatto delle richieste agli uffici che ancora non sono state attuate. «Ogni giorno – dice il sindaco Angelo D’Anna - monitoriamo la situazione, verifichiamo le forniture: da anni insistiamo perché vengano collocati dei contatori d’ingresso per monitorare le forniture d’acqua che riceviamo dai privati e verificare sia la quantità che la costante fornitura durante il giorno. Abbiamo chiesto di collocare dei contatori negli edifici pubblici. Ci sono zone della città con tubature vecchie dove vanno pianificati degli interventi: una pressione eccessiva nei punti più deboli provoca delle rotture». Per questo, per il futuro, il sindaco precisa che i cittadini non possono aspettarsi che l’acqua ai piani alti arrivi solo grazie ad una pressione eccessiva: «Occorre – dice - un quantitativo di acqua che sia sufficiente ma non eccessivo rispetto al fabbisogno. Con i principali fornitori, all’occorrenza, si chiede un piccolo incremento. Di norma la sera si accumula acqua e questo allevia il problema».



In alcune zone servirebbero dei limitatori di pressione, altrove dei misuratori elettronici aiuterebbero il monitoraggio, richieste anche di recente ribadite dal sindaco all’ufficio tecnico.
Il sindaco rivendica che la sua è la prima amministrazione che non ha generato debiti fuori bilancio per l’acquisto di acqua: in passato ogni anno veniva prevista una spesa inferiore, poi si acquistava un quantitativo maggiore di acqua e si creavano debiti tra i 600-800mila euro l’anno.
Col passaggio alla tariffazione puntuale dell’acqua sono previsti controlli sugli allacci e i cittadini saranno più responsabilizzati. Il 17 aprile in municipio saranno presentate le innovazioni nella gestione del servizio idrico integrato. 
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 12 aprile 2019

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