Giarre, in Consiglio si parla di rifiuti, tasse e rubinetti a secco nei fine settimana

foto d'archivio
Tassa rifiuti troppo alta per i ristoratori, bonifica discariche e acqua a singhiozzo nei fine settimana sono stati al centro dell’ultima seduta di Consiglio comunale. Sulla Tari, Antonella Santonoceto ha chiesto di «Prevedere nel regolamento Tari uno specifico articolo “Agevolazione tassa rifiuti ristoranti e pizzerie” con lo stanziamento di 50mila euro e 50mila euro dedicati alle famiglie che attraversano difficoltà economiche». E alla commissione “bilancio e finanze” Santonoceto ha chiesto di verificare se sia possibile eliminare dalla previsione di spesa alcune voci: 20mila euro di spese tecniche; ben 5mila euro di smaltimento carcasse animali; 40mila euro per smaltimento carta, vetro, alluminio.






Giuseppe Leotta è tornato a denunciare la chiusura dei parchi e ha chiesto al sindaco di adottare, se necessario, anche atti di forza, per l’acquisto di traccialinee stradali, visto che tanti cittadini lamentano la mancanza di strisce pedonali. Sul fronte rifiuti Leo Patanè ha chiesto la bonifica delle discariche di via Damasco e l’attivazione della videosorveglianza. 
Il sindaco D’Anna ha risposto che si sta ripristinando la videosorveglianza sul territorio e sono stati chiesti preventivi per altre telecamere: tanti i problemi pratici riscontrati sinora, tra cui la poca autonomia delle telecamere antidiscarica sinora usate. Maurizio Arena ha chiesto la bonifica delle discariche sulla Giarre-Nunziata e poi ha provocatoriamente invitato il sindaco a farsi fotografare accanto alle voragini stradali, ricordando che molti cittadini presentano denunce per incidenti che diventeranno debiti fuori bilancio. Sempre in tema di rifiuti Antonio Camarda ha invece proposto l’attuazione di incentivi per chi differenzia: come la realizzazione della casa dell’acqua o di un eco compattatore.
Giannunzio Musumeci ha puntato l’attenzione su un altro tema scottante: i rubinetti delle case a secco, soprattutto nei fine settimana. Musumeci ha ricordato che l’acquisto di ulteriori forniture di acqua da privati può portare a nuovi debiti fuori bilancio. Il sindaco ha risposto di avere segnalato il disservizio agli uffici almeno 12 volte, che i fornitori devono fornire l’acqua costantemente, che servono per questo dei contatori appositi per verificarlo e che, infine, intende riorganizzare gli uffici, inclusa la reperibilità nei festivi che potrà essere esternalizzata.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 aprile 2019

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