Giarre: com'è finita con l'appalto per la gestione dei rifiuti?

Il Consiglio comunale ieri ha bocciato una variante urbanistica finalizzata alla realizzazione, a Trepunti, di un impianto privato innovativo per il trattamento dei rifiuti. Contraria l’opposizione: tra i dubbi, riferiti dal presidente della V commissione Fabio Di Maria, il timore che l’impianto possa danneggiare la zona artigianale e appesantire la viabilità con camion di rifiuti. Giuseppe Leotta, partendo da un’analisi di come funziona l’impianto, lo ha ritenuto inquinante mentre per Francesco Cardillo manca un termine di paragone per meglio comprendere il progetto. Massimo Di Prima e Antonio Camarda, pur rispettando l’iniziativa privata, avrebbero preferito un confronto preliminare. Il tema ha dato spunto ad Armando Castorina per interpellare la dirigente dell’area tecnica Pina Leonardi sull’appalto rifiuti: una sentenza del gennaio 2018 stabilisce che l’Ats Igm-Senesi debba subentrare alla Dusty, da un anno l’appalto è nel limbo e Castorina teme un ricorso della Dusty. La dirigente ha detto che è stato chiesto il certificato antimafia di Igm e Senesi e di avere inoltrato tutto all’ufficio appalti a cui compete la questione.
La seduta si era aperta con l’intervento di Vittorio Valenti che ha accusato il sindaco di aver mentito sul progetto per il completamento della 1ͣ traversa di viale della Gioventù a Carrubba: il sindaco aveva detto che l’amministrazione aveva fatto redigere il progetto e Valenti ha rivendicato di averlo chiesto lui all’ufficio tecnico.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 13 marzo 2019



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