Giarre, obbligo di microchippare i cani entro 60 giorni dalla nascita: i comuni pensano a una proroga

Un recente decreto dell’assessorato regionale alla salute impone la microchippatura dei cani entro 60 giorni dalla nascita, per non incorrere in sanzioni. Una novità sconosciuta ai più. Ieri di questo si è discusso nel municipio in un incontro promosso dall’assessore alle politiche animaliste, Patrizia Lionti, con gli assessori al ramo e i rappresentanti degli uffici preposti dei comuni di Santa Venerina, Mascali, Milo, Sant’Alfio, Fiumefreddo, e Riposto (assente solo l’assessore di Riposto), il responsabile dell’ambulatorio veterinario Asp di Macchia, dott. Alfio Russo, insieme alla dott.ssa Angela Carbone, rappresentanti di associazioni animaliste.
All’ordine del giorno le Linee guida emanate dall’assessorato regionale alla salute per il contrasto e la prevenzione nella regione siciliana del fenomeno al randagismo decreto. «Abbiamo ritenuto  necessario – spiega Patrizia Lionti -concedere, tramite ordinanza sindacale, una breve proroga per incentivare l’applicazione del decreto». «Ci sono persone che hanno cagnolini che hanno superato i 60 giorni e ancora non sono stati identificati – aggiunge il dott. Russo - . Talvolta, ci sono anche problemi sanitari: il cane ha innanzitutto bisogno di essere vaccinato, sverminato per ridurre la diffusione di malattie infettive. Portare il cane a mettere il microchip in un posto dove ci potrebbero essere cani randagi potrebbe comportare un pericolo sanitario. Proponiamo ai comuni di concedere una proroga tramite ordinanza. Inoltre, la Federazione degli Ordini veterinari intende proporre al ministero e alla Regione di riportare a 6 mesi l’obbligo dell’identificazione. L’ambulatorio pubblico di Macchia ha attivato un piano straordinario gratuito di sterilizzazione dei cani randagi. E’ aperto nei pomeriggi di mercoledì e venerdì e la mattina del giovedì».
Deciso durante la riunione di estendere questa iniziativa a tutto il distretto.





«Durante l’incontro – aggiunge l’assessore Lionti - è emersa anche la necessità di affrontare il problema del randagismo insieme.  Tutti i comuni hanno difficoltà economiche l’idea è quella di consorziarci per risparmiare. E’ emersa anche l’opportunità di costituire un canile sanitario consortile di ricovero». L’aspetto sanitario sarebbe curato gratuitamente dall’Asp e, forse, in futuro, potrebbero pure essere pubblicati dei bandi regionali che erogherebbero appositi finanziamenti.
«A tutti i comuni del distretto – conclude l’assessore Lionti - questa settimana sarà inoltrato il verbale della riunione e lo schema di massima dell’ordinanza. Entro 10 giorni gli assessori presenti si interfacceranno con le loro amministrazioni sulla possibilità di realizzare un canile consorziato».
MGL
19 febbraio 2019

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