Giarre, occupati da abusivi due immobili della zona artigianale

In vista della riparazione dei cancelli d’ingresso della zona artigianale vengono fuori nuove circostanze riguardanti l’area produttiva di Trepunti. All’interno, infatti, dentro due immobili, vivono persone che non hanno titolo per stare lì. Una situazione che di certo dovrà essere risolta con la  chiusura degli ingressi dell’area: di certo il Comune non può dare la chiave a degli abusivi e la chiusura dei cancelli vuole evitare intrusioni per motivi di sicurezza, soprattutto si vuole evitare l’ingresso di persone che vanno a scaricare dentro l’area artigianale rifiuti, con conseguente formazione di micro discariche che poi il Comune deve bonificare.
Su questa vicenda sta adesso accendendo i riflettori la II commissione consiliare “Attività produttive”, presieduta da Francesco Cardillo.  «Una delle attività svolte dalla commissione – dice - riguarda la messa in sicurezza, il controllo e il decoro dentro la zona artigianale; per questa ragione la commissione sta spingendo per il ripristino dei cancelli. Al rispetto della legalità e del giusto utilizzo degli spazi interni che dovevano essere a supporto dell’attività della zona artigianale è poi legata la verifica della presenza di soggetti che occupano a fini abitativi immobili senza averne alcun titolo, senza che ciò sembri preoccupare alcuno. La volontà è che i luoghi e gli immobili siano usati per la finalità per cui sono nati, ossia supporto e promozione alla zona artigianale stessa; è per questo che, dopo aver sentito l’ufficio patrimonio e il comando della polizia municipale, intendiamo sollecitare l’amministrazione comunale ad attivarsi».






Uno degli immobili che si trova dentro la zona artigianale è l’area mercatale, ultimata con fondi del Gal che doveva servire per l’esposizione di prodotti tipici. L’immobile è stato ristrutturato, inaugurato ma non è mai entrato in funzione. Uno spreco che si inserisce nel contesto più ampio della zona artigianale che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città e che, invece, non ha mai ricevuto l’attenzione che merita, pur avendo contribuito, tante volte, nel corso degli anni, a salvare le finanze comunali con l’incasso derivante dalla vendita dei capannoni.
I locali della zona artigianale occupati impropriamente non sarebbero gli unici. Altri locali comunali sono occupati abusivamente. Situazioni che testimoniano un bisogno di casa a cui il Comune non ha come dare altra risposta. 
MGL
14 febbraio 2019

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