Giarre, un centro diurno per minori, per evitarne l'istituzionalizzazione

Negli ultimi giorni di dicembre la giunta D’Anna ha approvato due progetti inerenti i servizi sociali: “Il centro diurno anziani”, per l’avvio di attività rivolte agli anziani giarresi da espletare nel centro di via Berlinguer, e il progetto innovativo “Comunità diurna per minori in difficoltà”, che prevede la predisposizione di progetti personalizzati condivisi con le famiglie dei minori, per evitare l’inserimento in strutture residenziali.
L’assessore alle politiche sociali, Enza Rosano, spiega che l’amministrazione sta cercando di garantire alle fasce più deboli il minimo di assistenza offerta sinora. «Il centro diurno anziani dovrebbe essere assistito – dice – sinora, dati i fondi esigui, abbiamo potuto garantire solo una forma di centro incontro assistito. Il nostro progetto è, invece, quello di offrire, nelle ore mattutine, alle famiglie che hanno in carico anziani che necessitano di assistenza continua la possibilità di lasciare questi anziani in una struttura che li possa accudire. Il progetto è pronto, dato che la delibera è stata approvato negli ultimi giorni dell’anno non sappiamo se riusciremo a partire nell’immediatezza. Frattanto, sarà prorogata l’assistenza offerta sinora».






L’assessore si dice particolarmente fiera del progetto riguardante i minori. «E’ un servizio all’avanguardia – aggiunge - prevede che minori che fanno parte di famiglie con problematiche varie, e che per diversi motivi sono attenzionati dai servizi sociali e dal Tribunale per i minori, invece di essere tolti alle famiglie siano accolti in un centro diurno, creato a Giarre».
Il centro è gestito da una cooperativa, vi sono presenti degli educatori professionisti che durante la giornata possono compiere tutte le attività che possono servire al minore e ai genitori per assicurare la crescita dei ragazzi in sicurezza. La sera, i minori possono tornare a casa con i genitori, mantenendo così saldi i legami familiari. Il servizio è, quindi, un’alternativa all’istituzionalizzazione del ragazzo che comporta il doloroso allontanamento dalla famiglia che è sempre un fatto doloroso. «Per noi è un punto di orgoglio – dice l’assessore - malgrado tutti i problemi economici lo garantiremo perché ci crediamo molto».
MGL
4 gennaio 2019

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