Giarre, oltre 150 donne si sono rivolte allo sportello antistalking nel 2018

Il recente femminicidio della signora Rosa Parisi pone d’attualità l’attività dello sportello rosa antistalking intitolato a un’altra vittima giarrese di femminicidio, Maria Rita Russo. Lo sportello, nato durante la sindacatura Bonaccorsi per iniziativa dell’allora assessore alle pari opportunità Piera Bonaccorsi, ha visto ultimamente una trasformazione. Si è, infatti, costituita l’associazione delle operatrici dello sportello. L’associazione è denominata “Rhea onlus”, dal nome di una dea greca. Presidente è la psicologa e psicoterapeuta Santy Muscuso, Loredana Randazzo è la vice presidente e Roberta Cuscona la segretaria. L’associazione si occupa principalmente di violenza sulle donne, sui bambini, di violenza di genere, ma non solo.
L’anno scorso allo sportello rosa, che ha sede al piano terra del palazzo delle culture, in piazza Macherione 1, si sono rivolte oltre 150 donne. Lo sportello è anche collegato al numero nazionale anti violenza e anti stalking 1522, servizio pubblico promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Le operatrici ricevono il giovedì pomeriggio e possono essere contattate al numero 331 1298323. «Accogliamo le vittime – spiega Santy Muscuso – parliamo con loro di quanto stanno vivendo. Occorre lavorare molto sulla sicurezza della donna. Da noi arrivano impaurite: per difficoltà economiche, per i figli, non riescono a staccasi dal carnefice. Hanno bisogno di assistenza legale che viene offerta tramite il gratuito patrocinio. Si lavora su più fronti».
Tra le cinque volontarie dello sportello c’è anche un avvocato e le operatrici hanno anche accompagnato donne a presentare denuncia ai carabinieri.
Lo sportello ha anche partecipato a diversi bandi, regionali e non, per reperire finanziamenti. A un bando l’istanza dello sportello giarrese è arrivata seconda e per un soffio non ha ottenuto il finanziamento. Data l’entità del fenomeno della violenza sulle donne, anche nel circondario giarrese, è evidente che questo servizio necessita di maggiori risorse.




L’assessore alle politiche sociali Enza Rosano intanto pensa a una formazione specifica rivolta a quanti accolgono vittime di violenza e stalking, per approfondire il metodo Sara, acronimo che sta per “Spousal assault risk assessment', un metodo che serve per la valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza interpersonale fra partners. «Probabilmente – dice l’assessore – riusciremo a realizzare nei prossimi mesi nel nostro territorio un corso di specializzazione per chi deve accogliere le denunce delle persone stalkizzateIl metodo Sara è ben conosciuto dagli specialisti, ma non da tutti, ed è efficace».
MGL
6 gennaio 2019

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