Giarre, D'Anna incontra i macchiesi

Mentre in Consiglio non ha più la maggioranza il sindaco Angelo D’Anna torna a tessere un dialogo più ravvicinato con i cittadini, e lo fa con una serie di incontri nelle frazioni. Il primo si è tenuto nel salone parrocchiale di Macchia e fa seguito a una richiesta degli stessi residenti. Con D’Anna alcuni sopravvissuti dell’ex maggioranza consiliare: Armando Castorina, Rosy Finocchiaro, Massimo Di Prima, Orazio Maccarrone e l’indipendente Francesco Cardillo. L’ora è quella della cena ma una quarantina di macchiesi partecipano all’incontro.
Due, secondo il sindaco, i nodi cruciali della frazione: l’ospedale e la caserma dei carabinieri. Il primo è il problema più sentito a Giarre. E un anziano dice al sindaco: «Con la chiusura del pronto soccorso a Giarre moriremo per strada mentre ci portano ad Acireale. L’ospedale di Acireale poi solo chi c’è stato sa com’è». D’Anna spiega che nel presidio della vicina via Forlanini ci sono servizi non conosciuti e anche problemi strutturali. Auspica che siano presenti servizi di base per dare riposte ai cittadini e sul tema sanità conta di interloquire con la nuova amministrazione regionale; ma ormai dopo le elezioni nazionali.
Con la giunta Musumeci il sindaco intende parlare anche della situazione della caserma dei carabinieri di Macchia, costruita con cemento depotenziato e ora bisognosa di un intervento di ristrutturazione e consolidamento del valore di oltre un milione di euro. Ma la spada di Damocle su questa caserma è un piano di spending review del ministero che prevede la chiusura di questa caserma.
D’Anna ai macchiesi ha parlato di come funziona, o meglio, di come spesso non funziona la macchina amministrativa, dei 30-40 milioni di euro di debiti del Comune, dei contratti che ha trovato non rinnovati con i gestori della manutenzione degli impianti, l’assenza di un ragioniere generale. E poi l’elevata evasione fiscale: uno su tre non paga l’acqua, un 30% di utenze è sconosciuta negli elenchi della Tari.





Tra i residenti, Filippo Sciacca ha chiesto il recupero del decoro urbano, dei marciapiedi, la sistemazione del lungo torrente, la presenza dei vigili urbani a Macchia e una piazza che non sia solo parcheggio. Sulla valorizzazione del lungo torrente D’Anna ha parlato di un progetto che coinvolge anche il Wwf e un gruppo parrocchiale.
Si è parlato anche di rifiuti. Qualcuno ha chiesto il perché della mancata distribuzione delle compostiere: il compostaggio potrebbe portare dei risparmi ma adesso il passaggio di azienda nella gestione del servizio comporterà dei ritardi.
Lunedì il sindaco incontrerà gli abitanti di San Leonardello.
MGL
25 febbraio 2018

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