Giarre: il duello tra Longo e Vitale sulla possibile rimodulazione del piano di riequilibrio plurierannale

Rimodulare o non rimodulare. E’ stato il dilemma dell’ultima seduta del Consiglio comunale, culminata nel duello tra l’assessore al bilancio Salvo Vitale, autore della proposta di delibera che apre alla possibilità di rimodulare il piano di riequilibrio finanziario decennale, e il presidente del Civico consesso Francesco Longo che, passato dallo scranno più alto ai banchi dell’opposizione ha accusato Vitale di incoerenza, visto che nel 2012 non solo era contrario al piano di riequilibrio ma pure favorevole al dissesto.
Le premesse non erano delle migliori: dall’opposizione Vittorio Valenti e Antonella Santonoceto hanno contestato la mancanza dei pareri nella proposta di delibera e Fabio Di Maria ha criticato la convocazione della seduta in extremis su un tema importante. Dalla maggioranza Giusi Savoca ha precisato che si votava solo la possibilità di rimodulare, non la rimodulazione a 20 anni a cui sarebbe contraria. Ma per Giannunzio Musumeci ci si stava immettendo in un canale senza ritorno e Giuseppe Leotta ha chiesto se un’eventuale rimodulazione convenga al comune.






L’assessore Vitale ha spiegato che la complicata norma che concede ai Comuni questa possibilità è stata pubblicata sotto le feste;  lui è stato fuori sede e per questo si è scusato per la convocazione in extremis ma non si sarebbe votata una decisione definitiva.
Il presidente Longo ha quindi ricordato la contrarietà di Vitale alla rimodulazione del piano di riequilibrio della sindacatura Bonaccorsi e ha chiesto le scuse dell’attuale amministrazione verso la giunta Bonaccorsi, sottolineando il valore della coerenza che non può essere una scelta opportunistica.
Vitale ha respinto le lezioni di coerenza, confermato quanto detto in passato e asserito che ora le condizioni sono diverse.
Ma il problema è la spesa corrente e le entrate dubbie o non riscosse, come ha sottolineato Giannunzio Musumeci; e Francesco Cardillo, presidente della commissione bilancio, ha aggiunto l’inutilità di prolungare l’agonia del piano senza incidere su di esse.
Il sindaco D’Anna ha rimarcato che la maggior parte dei debiti riconosciuti dall’attuale Consiglio risalgono alla sindacatura Sodano, che allora si approvò il piano di riequilibrio a fine mandato per porre rimedio ai danni fatti e che fu un errore a inizio della sindacatura Bonaccorsi non dichiarare il dissesto. Ma ha anche spiegato che le decisioni possono cambiare cambiando i ruoli, così come il governatore Musumeci ha ringraziato l’ex assessore alla sanità per il lavoro svolto, benché quando lo stesso Musumeci era all’opposizione avesse contestato la rimodulazione ospedaliera.
D’Anna ha assicurato l’intenzione di volere contenere la spesa e contrastare l’evasione. Il punto è passato con 9 si e 4 astenuti.
MGL
13 gennaio 2018

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