Giarre, dibattito sul Centro comunale di raccolta

Il Centro comunale di raccolta (Ccr) è o no indispensabile per la raccolta differenziata? Il dibattito è aperto e ad innescarlo è stata la consigliera Antonella Santonoceto che, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha rilevato il mancato rispetto del cronoprogramma di interventi previsto nel contratto tra il Comune la Dusty. Non ancora realizzati, tra l’altro, 50 ecopunti, la casa dell’acqua, l’ecocentro mobile e, soprattutto, il Ccr.
Antonella Santonoceto
La consigliera ha sottolineato che con il Ccr si eviterebbero anche tante microdiscariche, circostanza su cui ha concordato anche il sindaco. Secondo, tuttavia, l’assessore all’ecologia Giuseppe D’Urso, il Ccr è importante, ma non è indispensabile per raggiungere il 65% di differenziata, come ha fatto, senza Ccr, Santa Venerina, comune, comunque, molto più piccolo di Giarre.
Al momento, come ha spiegato la dirigente Leonardi, va a rilento la progettazione del Ccr per via del personale esiguo dell’Ufficio tecnico.
Non è passata una mozione dell’opposizione per sollecitare l’esecuzione a regime di quanto previsto nel capitolato. Una bocciatura che, secondo la Santonoceto, evidenzia una posizione politica della maggioranza avversa agli interessi della cittadinanza: «Si chiedeva – dice - un miglioramento del servizio senza costi aggiuntivi».



Dalla maggioranza, 6 consiglieri si sono astenuti, hanno votato contro Patrizia Caltabiano e Armando Castorina. «L’argomento – dice quest’ultimo - è di interesse strategico ma la mozione avrebbe reso strumentale il confronto».
MGL
25 luglio 2017

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