Giarre, da sciogliere il nodo della monetizzazione dei parcheggi per le medie strutture di vendita

La I e la V commissioni consiliari puntano l’attenzione sulla “monetizzazione dei parcheggi”. Riguarda le medie strutture di vendita che devono possedere dei propri parcheggi. Così accade per le strutture di nuova costruzione. Il problema si pone per le strutture già esistenti nel caso, ad esempio, di interventi di ristrutturazione, ampliamento o riapertura di preesistenti strutture di vendita. Capita che i parcheggi non siano realizzabili perchè non c'è materialmente lo spazio. Il Comune, in alternativa può chiedere la "monetizzazione" parziale o totale delle dotazioni prescritte in materia di aree di parcheggi pubblici e verde pubblico. Il privato, in pratica, così come prevede la legge, pagherà alla pubblica amministrazione un canone in denaro  e la pubblica amministrazione avrà poi l'obbligo di utilizzare quanto introitato per la realizzazione di opere pubbliche (in questo caso parcheggi) da localizzarsi ove pianificato.
La materia a Giarre è ancora al centro di discussionee pare che l'ufficio tecnico non abbia dato concessioni riguardanti questa particolare casistica. A sollecitarne la regolamentazione è il consigliere di opposizione Vittorio Valenti, secondo cui così si potrebbe agevolare l’apertura di nuove attività in strutture già esistenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. «Dobbiamo fare – spiega - tutto ciò che ci compete per incidere nel tessuto economico». Valenti ricorda di essersi pure dimesso, nei mesi scorsi, da vicepresidente della II commissione “Attività produttive” proprio perché alcuni temi non venivano affrontati.




Qualche giorno fa la I commissione “Affari generali” e la V commissione “Lavori pubblici” hanno esaminato la questione. L’ufficio tecnico ha richiesto un parere legale all’avv. Giuseppe Panebianco, parere che ancora non è stato formulato per iscritto. «Nelle zone già congestionate dal traffico – spiega il presidente della V commissione Antonio Camarda – secondo l’ufficio tecnico se si va in deroga si aumenta la congestione». Tuttavia, sul piano legale pare che su un edificio già esistente con destinazione d’uso commerciale la norma tenda a preservare la destinazione, e quindi l’orientamento legale sarebbe favorevole alla deroga. La presidente della I commissione, Patrizia Caltabiano, precisa però che comunque il parere legale non è vincolante. Comunque sia, la commissione per procedere ha bisogno di una bozza di regolamento da parte degli uffici. E si è ancora in attesa di questo. L’economia non può aspettare.
MGL
12 luglio 2017

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