Dsm Giarre: familiari contrari a depotenziamento, le rassicurazioni dell'Asp

I servizi territoriali di psichiatria sono nati dopo la legge Basaglia che chiuse i manicomi per ridare dignità al disabile psichico: depotenziarli è un passo indietro nella storia. Ne sono certi i familiari dei pazienti del Dipartimento di salute mentale di Giarre che ieri hanno sfilato in corteo dal Dsm sino al palazzo delle culture e qui, in un incontro pubblico, hanno ribadito le loro richieste all’Asp: mantenere i servizi sinora esistenti nel Dsm, l’apertura tutti i pomeriggi,  un organico adeguato. Richieste che saranno raccolte in un documento che dovrà essere firmato dai sindaci. Vincenzo Leotta, dell’associazione “Oltre l’orizzonte” spiega: «Dopo il pensionamento e il trasferimento di psichiatri e personale sanitario, sono stati nominati, per soli 3 mesi, 2 psichiatri che non andranno, come all’inizio promesso, al solo Dsm di Giarre». La dott.ssa Maria Carmela Paci, per anni responsabile unità operativa semplice territorio e Ctr di Giarre, aggiunge: «La presenza costante di infermieri e medici rappresenta un’ancòra nel momento di malessere di un paziente in trattamento o all’esordio». Inoltre, aumentano i costi perché prevenire costa meno dei trattamenti sanitari obbligatori.
Presenti ieri il sindaco Angelo D’Anna e l’assessora Enza Rosano, in rappresentanza di tutto il distretto, e il deputato Alfio Barbagallo, rammaricato per l’assenza degli altri amministratori locali. Con loro il Tribunale per i diritti del malato e il Comitato cittadino Giarre.
L’Asp di Catania in una nota spiega che a seguito dell’incarico conferito dal direttore generale Giuseppe Giammanco, sono stati destinati 2 medici psichiatri al Servizio di psichiatria di Giarre. Pronto al dialogo si dice il  direttore sanitario dell’Asp Franco Luca: «Abbiamo onorato – dice - gli impegni assunti il servizio è già attivo ed è nostra intenzione potenziarlo. Per far ciò si devono attendere ulteriori atti di programmazione regionale».




«In prima attuazione - aggiunge il dr. Giuseppe Fichera, direttore del Dsm - in attesa di avere gli organici completi, i servizi saranno aperti al pubblico 2 pomeriggi la settimana, ma si aggiungerà presto un terzo pomeriggio. I servizi domiciliari saranno regolarmente effettuati».
MGL
4 aprile 2017

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