Giarre, i lavoratori delle cooperative occupano aula consiliare

C’è chi non ha più i soldi per pagare il padrone di case, chi per le bollette, chi non può mantenere suo figlio e teme di vederselo portare via. Giovedì i lavoratori delle cooperative sociali hanno pacificamente occupato la sala consiliare per reclamare i mesi di stipendio che attendono. Lavorano per anziani gravi o disabili.
Diverse le tensioni in aula, a partire dalla proposta del consigliere di maggioranza Giuseppe Leotta di un atto di indirizzo per impegnare l’amministrazione a dare priorità nei pagamenti alle cooperative sociali. Un atto “populista” per il consigliere di opposizione Giannunzio Musumeci.
Fabio Di Maria ha accusato l’amministrazione di avere usato per altri fini i fondi Pac vincolati per le cooperative. Ma l’assessore al bilancio Salvo Vitale, rifiutando il ruolo di cattivo, ha spiegato che le fatture vengono pagate in ordine cronologico, ha confermato che il vincolo dei fondi Pac e il comune, senza soldi in cassa, ha dovuto chiedere prestito. La legge, però, obbliga la banca, prima di concedere un prestito, al prelievo dei vincoli. Vitale ha assicurato che a mano a mano che si incasseranno soldi saranno pagati tutti.
Secondo Di Maria, però, la giunta poteva lo stesso dare priorità alle cooperative; e Vitale ha riferito di un altro impedimento: «Abbiamo dovuto restituire allo stato 260 mila euro concessi a suo tempo per un intervento a San Giovanni Montebello e che invece, negli scorsi anni, sono stati stornati per altri scopi».


Il sindaco ha assicurato che la giunta non gode delle difficoltà dei lavoratori. E ha riferito di alcuni pagamenti emessi a dicembre forse spesi dai datori di lavoro per mettersi in regola con i Durc. D’Anna ha chiesto altra pazienza ma le operatrici hanno replicato di non avere i soldi neanche per andare a lavorare. «Siamo tutti dispiaciuti – ha detto D’Anna - se il comune dissestasse anche le somme che aspettate sarebbero a rischio».
Il consigliere Leo Patanè ha rilevato come le cooperative per farsi saldare le fatture Pac devono pagare prima gli operatori, ma non avendo il Comune pagato le fatture alle Cooperative, non mette queste ultime in condizione di poter pagare gli operatori per poi essere in regola per farsi saldare dal Comune le altre fatture.
Enza Rosano che ha spiegato quanto ha fatto l’amministrazione e ha ammesso che le procedure sono troppo più lente delle intenzioni. Il Comune non è neanche in regola con il Durc e dovrà pagare a breve 500mila euro.
Senza soldi nelle casse comunali, neanche le proteste bastano per pagare i lavoratori.


 La seduta ha messo in luce altri contrasti: il consigliere di opposizione Antonella Santonoceto ha contestato il mancato rispetto, da parte della giunta, degli atti di indirizzo del Consiglio, e in particolare uno riguardante una quota di lavori da riservare alle cooperative sociali di tipo B e un altro per istituire un fondo di solidarietà. Critiche a cui si è unito il presidente del Consiglio Francesco Longo. 
MGL
25 marzo 2017

Commenti