foto da Facebook |
Una battaglia alla brioscia più buona si è tenuta nell’istituto alberghiero “Giovanni Falcone” di Giarre grazie al concorso di pasticceria "Brioscia cu tuppu... che passione".
Le temperature sempre più alte non fanno che accendere il desiderio di una bella granita che non può essere accompagnata da, almeno, una brioscia. Tonnellate quelle che ogni anno vengono consumate dai catanesi. Un buon pasticcere etneo deve saper preparare delle ottime briosce e per questo occorre incominciare ad apprendere quest’arte dai banchi di scuola. «La brioscia cu tuppu è la classica brioscia catanese – spiega la dirigente del “Falcone”, Monica Insanguine – i partecipanti alla competizione sono nove studenti che sono stati selezionati all’interno della scuola. Tre le squadre in gara, ognuna è composta da tre studenti e in ogni squadra c’è una ragazza, in modo da dare pari opportunità a tutti gli studenti».
La squadra vincitrice ha conquistato uno stage di 8 giorni presso una nota fabbrica dolciaria siciliana. «Un aspetto molto importante di questa nostra competizione – sottolinea la dirigente – è che sono stati utilizzati solo prodotti del territorio, prioritariamente il nostro e poi di tutta la Sicilia: c’è una crema fredda col passito, una brioscia col cioccolato di Modica, il miele di Sant’Alfio, la farina di Dittaino».
La squadra vincitrice ha conquistato uno stage di 8 giorni presso una nota fabbrica dolciaria siciliana. «Un aspetto molto importante di questa nostra competizione – sottolinea la dirigente – è che sono stati utilizzati solo prodotti del territorio, prioritariamente il nostro e poi di tutta la Sicilia: c’è una crema fredda col passito, una brioscia col cioccolato di Modica, il miele di Sant’Alfio, la farina di Dittaino».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 26 aprile 2016
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