Ospedale, pace fatta tra i sindaci del distretto di Giarre

Pace fatta tra i sindaci del distretto di Giarre.  Nei giorni scorsi, alcuni primi cittadini avevano lamentato di non essere stati coinvolti dal sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, nelle iniziative che sta intraprendendo in difesa dell'ospedale di Giarre. Ieri, nel Municipio di Giarre, i sindaci del Distretto socio-sanitario si sono riuniti. Oltre al primo cittadino Roberto Bonaccorsi erano presenti i sindaci  Marco Alosi, di Fiumefreddo di Sicilia, Ignazio Puglisi, Piedimonte Etneo, Enzo Caragliano, Riposto, Giuseppe Nicotra, S.Alfio, Giuseppe Messina Milo, Giuseppe Intelisano Calatabiano.
Bonaccorsi ha ripercorso quanto accaduto durante l'ultimo anno. «Le promesse di mantenere i posti letto e di potenziare la struttura sono sempre state smentite dai fatti - ha detto - in ultimo, dal decreto assessoriale dello scorso 14 gennaio 2015, che stabilisce la riduzione dei posti letto dell'Ospedale a soli 16 di lungodegenza e la soppressione di 57 posti letto per acuti, un dato che l'assessorato alla Sanità, di fronte alle richieste di chiarimenti, ha derubricato a semplice refuso».
Come riferisce una nota del Comune di Giarre, i sindaci hanno condiviso l'intento di difendere in primo luogo il numero di posti letto dell'ospedale e hanno confermato il proprio "convinto sostegno" alla protesta del primo cittadino di Giarre che proseguirà fino a quando dalla Regione non giungeranno segnali sulla concreta salvaguardia dei posti letto dell’Ospedale.





All’esame dell’assemblea degli amministratori, anche il cronoprogramma avanzato nei giorni scorsi dalla direzione generale dell’Asp e per cui è già pronta una “controproposta” dei sindaci. «Dalla riunione – afferma il primo cittadino di Riposto, Enzo Caragliano - è innanzitutto emersa un’evidente unità di intenti dei sindaci nella difesa dell’ospedale ed in particolare sulla necessità di mantenere i 57 posti letto e quindi la piena operatività delle unità di base nel quadro di una struttura unica, associata a quella di Acireale, fermo restando la necessità di assicurare, nel contempo, anche qualche specialità, un pronto soccorso funzionale con i servizi correlati quali la cardiologia, laboratorio di analisi, radiologia. Ci batteremo ad oltranza partendo da questa base, cercando di potenziare anche il 118 con servizio medicato su tutto il territorio».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 6 marzo 2015

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