L'assessorato regionale ascolta le denunce dei parenti dei pazienti del Dsm di #Giarre e scrive al direttore

L'ingresso del Dsm di Giarre
Esprimono soddisfazione le famiglie dei pazienti del Dipartimento di salute mentale (Dsm) di Giarre: l’Assessorato regionale alla salute, ascoltando le loro denunce, ha, infatti, scritto al direttore del Dipartimento di salute mentale di Catania per chiedere una dettagliata relazione e la comunicazione dei provvedimenti adottati, o che intende adottare, per fare fronte alle carenze segnalate dai parenti dei pazienti nel Dipartimento giarrese.
Attraverso l’associazione “Oltre l’orizzonte” i familiari dei pazienti del Dsm di Giarre hanno segnalato più volte all’Assessorato regionale la grave situazione in cui versa, da novembre 2013, il servizio di salute mentale a Giarre. A seguito, infatti, di una riorganizzazione dei turni degli specialisti nel distretto di Acireale e Giarre, il servizio ha subito un progressivo depotenziamento, con grave danno per l’utenza. Si è determinata, in particolare, l’assenza di uno specialista presso il Centro salute mentale in orario pomeridiano mentre, invece, la presenza costante di uno specialista presso l’ambulatorio - come sottolineano i familiari dei pazienti - è fondamentale per scongiurare il degenerare di tante situazioni di disagio ed evitare il ricovero in Trattamento sanitario obbligatorio.


La lettera dell’Assessorato, adesso, ha riacceso, in tutti coloro che in questi mesi hanno sofferto per la grave carenza dei servizi, la speranza che si possa ritornare presto a una situazione ottimale.
I familiari dei pazienti attendono, inoltre, la convocazione da parte del sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi, quale sindaco del comune capofila, di una nuova riunione di tutti i rappresentanti dei comuni del distretto, per fare il punto sullo stato del Dsm di Giarre, soprattutto alla luce dell’arrivo dell’estate e del conseguente aumento della popolazione e dell’utenza nel distretto sanitario.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 giugno 2014

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