Giugno, un mese cruciale per l'Ufficio del Giudice di Pace di #Giarre

Il mese di giugno sarà cruciale per salvare l’ufficio del Giudice di pace di Giarre. Entro il 28 del mese prossimo, infatti, bisogna assicurare al Ministero gli impegni dichiarati in sede di istanza di mantenimento, comunicando i nominativi e i requisiti del personale destinato a svolgere mansioni di supporto all’attività giurisdizionale da avviare a formazione, l’ubicazione della sede prescelta e il nominativo di un referente.
Il sindaco Roberto Bonaccorsi ha convocato per venerdì 6 giugno alle ore 11 in Municipio una riunione dei sindaci degli altri sei comuni che ricadono nella circoscrizione del Giudice di pace di Giarre e che sono Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano, Sant’Alfio e Milo.
Il primo cittadino giarrese ha anche rimodulato i conteggi della ripartizione delle spese e i costi adesso sarebbero leggermente inferiori. Inoltre, si sta anche predisponendo una bozza di convenzione che venerdì 6 giugno sarà consegnata a tutti i sindaci affinchè venga approvata dai rispettivi consigli comunali.  

Per quanto riguarda i costi dell’affitto, allocando l’ufficio del Giudice di Pace nei locali dell’ex sezione staccata del Tribunale non ci saranno del tutto e resteranno solo piccole spese. A proposito della sede il sindaco Bonaccorsi riferisce che il presidente del Tribunale ha chiesto al Comune di Giarre il cambio di destinazione d’uso dell’immobile di corso Europa. Il Comune, già una quindicina di giorna fa, ha chiesto in tal senso l’autorizzazione al ministero. Quindi, procede l’iter per il trasferimento degli uffici comunali nell’immobile di corso Europa, ufficio del Giudice di pace incluso.
«Ritengo – ha detto il primo cittadino giarrese - che l’interesse per il mantenimento del Giudice di pace di Giarre sia uniforme e che nessuno vorrà perdere questo servizio, soprattutto dopo aver perso la sezione staccata del tribunale. Inoltre, chissà che in futuro non siano estese le competenze del giudice di pace».
Anche il presidente  dell’associazione giarrese avvocati, Giuseppe Fiumanò, sottolinea l’importanza di questa fase: «Speriamo che si giunga al più presto ai fatti, il tempo ormai è pochissimo».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'1 giugno 2014

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