Giarre, la Rete delle associazioni ai sindaci:"Sbrigatevi a far partire la raccolta differenziata"

da sin a dx: Vita Raiti, Alfredo D'Urso,
 Ezio Epaminonda, Andrea La ganga
Cari sindaci, la raccolta differenziata va avviata subito. La Rete delle associazioni,   ieri pomeriggio, nella sede de l’Agorà ha presentato, in conferenza stampa, il documento inviato ai sindaci di Giarre, Riposto, Mascali e Fiumefreddo per sollecitare l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti. «La Regione – dice il coordinatore della Rete, Ezio Epaminonda – ha affidato ai comuni la gestione dei rifiuti. Entro ottobre si devono costituire le Aro, non vogliamo che si aspettino le scadenze per far partire male il servizio. Abbiamo incontrato anche il dirigente del Comune di Zafferana Etnea responsabile della raccolta differenziata: a Zafferana, a prescindere dalla legge, si è visto che è possibile fare una buona gestione dei rifiuti. Chiediamo la creazione delle isole ecologiche e l’avvio per la raccolta differenziata perchè si abbattano i costi e perché i cittadini possano risparmiare sulla tassa che pagano. Siamo disponibili anche a incontrare le amministrazioni e a partecipare a una progettualit໫Bisogna avere un’idea di sviluppo del territorio – commenta il presidente de l’Agorà, Andrea La Ganga – se si vuole puntare sulla vocazione turistica del nostro territorio la pulizia è il presupposto. Inoltre, il riciclo dei materiali differenziati potrebbe essere un’attività imprenditoriale da realizzare nel nostro territorio, che potrebbe dare opportunità di lavoro qui»«Abbiamo aspettato un anno dall’insediamento delle nuove amministrazioni – aggiunge Alfredo D’Urso di Articolo uno – da anni inseguiamo le amministrazioni, se adesso continueremo a non ricevere risposte faremo i passi necessari e non è escluso che ricorreremo alla Corte dei conti. Ci aspettiamo soluzioni chiare e serie».


«La raccolta differenziata è un obbligo per evitare ulteriori danni ambientali – spiega Vita Raiti presidente del Wwf jonico-etneo -. Le discariche sono ormai al collasso e dobbiamo evitare ulteriori disastri ambientali. I cittadini della fascia jonica non siamo di serie B, perché non possiamo esser emessi nelle condizioni di fare la raccolta differenziata?».
Ventuno le associazioni che in tutto hanno sottoscritto la lettera inviata ai sindaci. Le parole d’ordine sono le stesse: basta con gli slogan, adesso vogliamo vedere i fatti.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 26 giugno 2014

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