Ecco le conseguenze che il voto alle europee avrà a Giarre. Parla il segretario del Pd

«Nel confronto con i precedenti risultati, i 3094 voti di lista non  solo fanno del Pd il primo partito a Giarre, ma sono il miglior risultato in termini assoluti e percentuali nella serie storica del Pd a Giarre dalla sua nascita». A dichiararlo è il segretario del Partito democrativo Giarre, Dario Li Mura, che, a seguito del notevole successo ottenuto alle scorse elezioni europee, delinea i possibili e conseguenziali scenari futuri nella politica giarrese. Il giovane segretario, infatti, rimarca: «Il tonfo del Nuovo centro destra che avrebbe dovuto avere in Giarre una delle sue roccaforti (con un senatore della Repubblica, un folto gruppo consiliare, e un'amministrazione, con sindaco, un monocolore Ncd) è un segnale di malcontento e sfiducia della città verso una classe dirigente quella di Ncd». Ma non solo. «Forza Italia a Giarre tiene – continua Dario Li Mura - è il secondo partito e fa un risultato nettamente migliore di Ncd, fatto questo che non potrà non avere ripercussioni sulla composizione della Giunta, dove Fi non appare degnamente rappresentato, ciò può mutare gli equilibri della politica cittadina e conferma comunque che il centrodestra non scompare».

Dario Li Mura
L’ultima notazione di Li Mura riguarda la candidata più votata nella lista Pd, Michela Giuffrida che, secondo il segretario del Pd giarrese, ha beneficiato di molteplici fattori, tra cui anche l’apporto di "Articolo 4" a cui il Pd è legato da un accordo regionale ma da cui, dice Li Mura: «Serve chiarezza nel definire gli uomini – quali e quanti sono e dove sono collocati- e il progetto politico su base comunale, al fine di discernere tra l’occasionale condivisione di un obiettivo comune (le elezioni europee) e uno strategico percorso comune di cambiamento, che però non può che vederci all’opposizione di questa amministrazione. Una strategia dei due forni – avverte il Li Mura - in questa fase confusa e concitata per Giarre rischia di bruciare il pane». 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 maggio 2014

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