Nella zona artigiana di Giarre sono iniziati i lavori per la realizzazione di un'area mercatale

L'immobile che si sta ristrutturando
Sono iniziati questa settimana, all’interno della zona artigianale “Giovanni Trovato”, i lavori di realizzazione di un’area mercatale permanente, attraverso la riqualificazione e manutenzione straordinaria di un fabbricato rurale che si trova all’interno della stessa area artigiana. Gli interventi vengono realizzati grazie ad un finanziamento, di poco meno 100mila euro, ottenuto dal Comune di Giarre attraverso la partecipazione a un bando del Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara. E’prevista la realizzazione di spazi per il commercio di prodotti tipici locali e soprattutto artigianali. Il tutto è nato da un protocollo d’intesa tra i comuni di Giarre, Riposto, Mascali e Santa Venerina che hanno costituito un’associazione temporanea di scopo per creare quest'area mercatale denominata “Giarre-Jonia”.



L’immobile dispone di due sale, servizi e  una dependance. I lavori prevedono, tra l’altro, la revisione degli impianti elettrico ed idraulico, la tinteggiatura delle pareti, la sistemazione della copertura, ancora piena di cenere, la pulizia della parte esterna. Il fabbricato, peraltro, in passato era stato pesantemente vandalizzato e, per il futuro – come sottolinea l’assessore alle fiere e mercati Salvo Patanè - bisognerà scongiurare nuovi atti vandalici o occupazioni abusive.


Grande la potenzialità di questa struttura che mancava all’interno dell’area artigiana: una volta ultimato, potrebbe costituire una vetrina, un trampolino per l’area artigianale;  l’assessore Patanè lo definisce «l’anello mancante tra ciò che trasforma un insieme di capannoni in fila in una zona artigianale».  
Patanè annuncia che l’amministrazione comunale, a breve, sentirà gli altri comuni e gli artigiani e commercianti della zona artigiana per progettare assieme le iniziative che daranno un senso e una funzione a questo nuovo spazio, affinché ne possa scaturire «una polarità nuova all’interno del tessuto urbano».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 maggio 2014

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